fbpx

Prova Ford Focus ST 2019

Nuova vita per la Focus ST che migliora motore assetto ed elettronica. Tante anime per una Hatchback sportiva che ostenta un telaio dall' indubbio pedegree racing

LIVE

Ford e sportività, forse ai più questo abbinamento non sarà chiarissimo, ma agli appassionati del marchio dell’ovale blu suona assolutamente scontato. Basti citare le vittorie nei Rally e nel mondiale Endurance, la Mustang, la GT40. E quando si parla di hot Hatch, La protagonista è lei la Ford Focus, la straripante RS in  particolare che rappresenta la punta di diamante della gamma.  Ma visto che la RS sulla base della nuova Focus ancora non c’è abbiamo iniziato a farci la bocca con la Focus ST 2019.

MOTORE DA RECORD

Dedicata a chi ha il piede pesante ma non vuole pesare troppo sul bilancio familiare (il listino parte da 37.850 euro), la Focus ST 2019 ha tanti buoni motivi per scaldare gli animi. Il primo è qui sotto al cofano il quattro cilindri 2.3 Ecoboost da 280 cv e 420 Newtonmetro di coppia con cui la ST sbriga la pratica 0 – 100 in meno di 6 secondi, 5,7 per l’esattezza. Questo è il motore più potente mai montato su una Focus ST.

ANCHE DIESEL

Ma non è tutto perché come tradizione la Focus ST 2019 è proposta anche con un più morigerato, si fa per dire, 2 litri turboDiesel da 190 cv con 400 Nm di coppia disponibili già a 2.000 giri, ma con consumi che passano dai 13,2 km/litro dichiarati del motore Benzina ai 20,8 del motore a gasolio. Anche in questo caso parliamo del motore Diesel più potente mai montato su una Focus. Insomma Ford stavolta ha voluto proprio esagerare. Entrambi i motori sono disponibili con cambio manuale a 6 rapporti o automatico a 7 rapporti (che arriverà più avanti). Nel caso in cui si scelga il cambio manuale sappiate che nel performance Pack è inclusa anche la doppietta automatica.

PIÙ BASSA, SPORTIVA, PRECISA

 Ma non finisce qui, l’assetto della ST si abbassa di 10 mm rispetto alla precedente, lo sterzo è più diretto del 15% e l’assetto  più rigido del 20% davanti e del 13% dietro. Le sospensioni sono adattive analizzano lo stile di guida e ottimizzano l’assetto assecondando l’indole del drive mode scelto. E di Drive Mode ce ne sono ben 4: tre di serie Wet, Normal, Sport, più la mappatura Track optional con il performance Pack. A darvi una mano c’è anche il differenziale (eSLD) a slittamento limitato controllato idraulicamente capace di trasferire fino al cento per cento della coppia su una singola ruota, oltre a quattro Michelin Pilot Sport 4S.

FRENI MAGGIORATI

Anche i freni sono maggiorati dischi anteriori da 330 mm e posteriori da 302 mm, ovviamente autoventilati. Il tutto con un look sportivo ma non eccessivo come quello a cui ci hanno abituato le RS: griglie brunite e prese d’aria più generose la fanno da padrone e non mancano nemmeno, lo spoiler posteriore ben in vista, badge ST rossi sia davanti sia dietro e un robusto estrattore da cui spuntano minacciosi i due scarichi. Dentro, invece, il fil rouge prosegue con i sedili Recaro, la pedaliera in alluminio e il volante realizzato solo per lei.

Articoli correlati
Ducati Hypermotard 698 Mono
Lamborghini Huracan Sterrato, così improbabile, così irresistibile
A Capo Nord con Volkswagen California
Come spostarsi in moto in sicurezza: dall'assicurazione all'equipaggiamento
Audi Q7 e Q8, in arrivo i nuovi motori plug-in hybrid