Tremate, tremate, le Skoda son tornate. Non che fossero sparite dal panorama rallystico internazionale – la Fabia S2000 si è anzi confermata competitiva anche in occasione del recente Rally di Saremo, secondo round del Campionato Italiano Rally –, ma con il debutto della versione R5 della compatta ceca, la Casa di Mladá Boleslav mira a tornare ai vertici tanto del WRC 2, vale a dire il “Mondialino” riservato alle vetture R5, N4 e Super 2000, quanto delle serie continentali, combattendo ad armi pari con Ford, Citroën e Peugeot.Bye bye 4 cilindri aspirato di 2,0 litri e addio urlo selvaggio oltre gli 8.000 giri/min: il regolamento tecnico del Gruppo R5 porta in dote, analogamente alle rivali di classe, un 1.6 turbo 16V a iniezione diretta di benzina da 280 cv – potenza pressoché identica alla “vecchia” S2000 – e 420 Nm di coppia; valore, quest’ultimo, nettamente superiore alla precedente race car aspirata (253 Nm). Fabia Super 2000 che, dal debutto nel 2009 ad oggi, ha conquistato oltre 50 titoli nazionali e internazionali nonché tre iridi, divenendo la vettura più vincente nei 114 anni di attività sportiva Skoda.Una WRC semplificata e più economica. Ecco, in estrema sintesi, la natura di Fabia R5. Con le World Rally Car condivide la trazione integrale permanente con due differenziali meccanici così come l’architettura, la cilindrata e la disposizione del propulsore, sebbene l’unità appannaggio della rally car Skoda – di derivazione Audi – eroghi circa 35 cv in meno in virtù principalmente di una flangia del turbo meno permissiva (31 mm contro 33). Le principali differenze rispetto alle vetture della massima serie del rallysmo mondiale consistono nel kit aerodinamico meno spinto, nella trasmissione, sequenziale sì ma a 5 anziché 6 marce, e nel peso. Mentre le WRC vedono la massa limitata per regolamento a 1.200 kg, le R5 fanno registrare 1.230 kg alla prova bilancia, complice l’adozione di una nutrita serie di particolari – ad esempio l’alternatore – non sviluppati appositamente per le corse, bensì derivati dalla produzione di serie. In aggiunta, mentre le WRC possono contare su componenti raffinati quali alettone, spoiler e portiere in fibre composite – nel caso della Volkswagen Polo R WRC si ricorre a un mix di carbonio e Kevlar – nulla di tutto questo è previsto per le R5 che, non a caso, costano mediamente 180.000 euro anziché 500.000 euro.Nobile parentela: lo schema delle sospensioni prevede una soluzione McPherson sia all’avantreno sia al retrotreno, analoga a Fabia S2000 e, soprattutto, alla “cugina” Volkswagen Polo R WRC. Con quest’ultima la nuova R5 ceca condivide parte della scocca e il sistema anti lag, definito comunemente bang bang, che annulla il ritardo di risposta della sovralimentazione alle pressioni dell’acceleratore mantenendo in rotazione la turbina anche in fase di rilascio. Un risultato ottenuto mediante valvole bypass e l’iniezione di benzina nel condotto di scarico, dove il calore provoca continue combustioni che muovono la girante. E la caccia è aperta! Non solo a livello sonoro, ma anche al titolo WRC 2, già conquistato da Skoda nel 2011 con l’estone Ott Tänak – attuale prima guida Ford M-Sport – al volante della “pensionanda” Fabia S2000.La parentela con Polo R WRC va ben oltre alcuni componenti tecnici e coinvolge il carattere stesso della vettura. Fabia R5, analogamente alla “parente” tedesca, stupisce per la neutralità dell’assetto, la capacità di “digerire” le ondulazioni del terreno senza scomporsi e, nel complesso, la sincerità nelle reazioni. A detta di Jan Kopecky, tester e pilota Skoda, il pregio principale della vettura, oltre alla notevole trazione e disponibilità di coppia, consiste nella linearità di comportamento, mai eccessivamente sottosterzante e solo larvatamente sovrasterzante. Una caratteristica che dovrebbe giocare a favore della competitività sia su asfalto sia su sterrato. La nuova R5 sarà impegnata in via ufficiale su tre fronti nel corso del 2015: nel WRC 2 con il finlandese Esapekka Lappi, detentore del titolo europeo, nel Campionato ceco con il citato Jan Kopecký e nella serie Asia Pacifico con il giovane talento svedese Pontus Tidemand. Il debutto iridato è previsto a fine maggio, in occasione del Rally del Portogallo.Diventerà la regina delle serie minori? Niente affatto. Voci sempre più insistenti parlano dell’imminente debutto di Renault e Proton nella categoria R5. Così facendo, due ulteriori costruttori si affiancherebbero in via ufficiale a Skoda, Citroën, Ford e Peugeot, dando vita a una sfida stellare nel WRC 2. Al punto da offuscare, almeno sulla carta, il WRC. A meno che, come riportato da alcuni rumors in seno alla FIA (Federazione Internazionale dell’Automobilismo), dal 2017 l’assegnazione dei titoli iridati non tenga conto delle costose World Rally Car, bensì delle più accessibili R5…