Esiste un’università priva di aule. Un ateneo dove le pareti sono costituite dall’orizzonte, i pavimenti si compongono di sabbia, pietre e tôle ondulée, gli allievi meno attenti rischiano di interrompere il ciclo di studi arenandosi a ogni distrazione e gli insegnanti, prima di ogni lezione, riducono la pressione degli pneumatici e verificano il pieno di carburante. Quest’università della guida offroad è il deserto spagnolo di Tabernas, set cinematografico naturale di alcuni film western girati da Sergio Leone. Una distesa di pietre, sabbia e sfasciumi intervallata da trasferimenti su asfalto tanto coinvolgenti e tortuosi da far invidia a una pista altrettanto “hot” quale Laguna Seca.Come in ogni nottata nel deserto, anche il Far West andaluso vede brillare le proprie stelle. Che in questo caso rispondono ai nomi di GLA 200 d Enduro, GLC 250 d, GLE 350 d, GLE Coupé 350 d e “sua maestà” G 350 d BlueTEC. Vetture accomunate dalla scenografica livrea a tema realizzata da Garage Italia Customs, l’atelier per le personalizzazioni di Lapo Elkann: un vezzo da 4.000 euro a esemplare…La professoressa G e le allieveMercedes-Benz ha portato l’intera gamma 4×4 al cospetto delle pietraie andaluse. Un duro esame di maturità. Affidando a Classe G il ruolo d’insegnante. Una docente senza tempo. Eterna. C’era quando venne formato il primo governo Cossiga. C’era quando Jody Scheckter vinse il titolo mondiale piloti con la Ferrari. C’era quando Pietro Mennea stabilì il record del mondo nei 200 metri. Correva l’anno 1979. E Classe G c’era. Ora, dopo 36 anni, c’è ancora. Guidarla rappresenta un viaggio nel tempo.Tanto costosa (oltre 90.000 euro!) da immaginare che il telaio a traverse e longheroni sia placcato in oro, è divenuta un oggetto di culto. E non teme ostacolo alcuno. La trazione integrale permanente, le ridotte, i blocchi (al 100%) dei differenziali anteriore, centrale e posteriore e le generose protezioni sottoscocca le consentono di “digerire” anche i passaggi più ostici, nemmeno fossero fiocchi d’avena. Rispetto al passato, il V6 3.0 td – portato a 245 cv e 600 Nm di coppia – denota un turbo lag inferiore e il cambio automatico a 7 rapporti del tipo mediante convertitore di coppia è più rapido della precedente unità a 5 marce, sebbene gli innesti possano ancora essere cronometrati con la clessidra… Miglioramenti che si accompagnano a sospensioni meno granitiche, lievemente più inclini al comfort ma sempre forti di un’escursione generosa. Nel deserto Classe G impartisce lezioni.GLE Coupé: 22 quintali e (quasi) non sentirliLungo i tortuosi trasferimenti su asfalto e gli scorrevoli sterrati, lo sterzo diretto quanto la strada statale dello Stelvio rende Classe G una “prof” demodé. Salgono così in cattedra le SUV GLE e GLE Coupé. Vetture che nella configurazione 350 d (con prezzi a partire da, rispettivamente, 66.720 e 70.050 euro) condividono il V6 3.0 td da 258 cv e 620 Nm di coppia, la trazione integrale 4Matic e il nuovo cambio automatico a 9 rapporti 9G-Tronic in sostituzione della precedente unità a 7 marce 7G-Tronic del tipo mediante convertitore di coppia. La Coupé brilla in inserimento, complici l’avantreno rigoroso quanto l’Orient Express e lo sterzo comunicativo, concedendo poco spazio all’emergere del rollio nonostante una massa di 2.175 kg; superiore di ben 110 kg alla concorrente diretta BMW X6 xDrive 30d. Una caratteristica che rallenta solamente nel misto stretto e nei trasferimenti di carico più rapidi, mentre sul veloce si apprezza la capacità delle sospensioni adattive di “digerire” qualsiasi imperfezione dell’asfalto.GLE: Dynamic Select con 5 programmi di marciaGLE 350 d – che altri non è se non l’erede dell’apprezzata ML – avvicina notevolmente le prestazioni su asfalto della “sorella” Coupé – scatta da 0 a 100 km/h in 7,1 contro 7,0 secondi – anche grazie alla disponibilità del sistema Dynamic Select. Quest’ultimo, nello specifico, porta in dote la possibilità di scelta tra 5 programmi di marcia – Comfort, Slippery, Sport e Individual, cui si aggiunge la modalità Offroad, non disponibile per GLE Coupé, foriera di un rialzo dell’assetto legato all’azione delle molle pneumatiche – in base ai quali vengono adattati la taratura dell’elettronica, della servoassistenza dello sterzo, delle sospensioni, l’erogazione del propulsore e i punti d’innesto della trasmissione automatica. Pur in assenza del pacchetto tecnico opzionale Offroad, che include le ridotte, il bloccaggio del differenziale centrale e ulteriore luce da terra, GLE si disimpegna egregiamente su fondi compatti e discretamente accidentati, in forza della rapida ripartizione della coppia tra gli assali, pagando solamente il controllo di stabilità e trazione sin troppo invasivo, non totalmente disattivabile, lungo le superfici a scarsa coesione.GLA Enduro: la trasformistaÈ stata la prima crossover della Stella disponibile sia in configurazione 2WD sia con la più recente versione della trasmissione integrale 4Matic. Nella veste all terrain Enduro, in grado di valorizzarne la propensione all’off road, arriva dove non ti aspetti, con il comfort che ti aspetti. Piacevole da guidare nel misto in forza di molle e ammortizzatori non troppo cedevoli, silenziosa in autostrada, un tappeto di velluto sulle imperfezioni stradali, è sviluppata sulla medesima piattaforma di Classe A, B e CLA. Beneficia della ripartizione della coppia motrice in modo completamente variabile tra gli assali in funzione delle condizioni di marcia e aderenza. Una soluzione dal funzionamento impeccabile, rapida nel trasferire i kgm e foriera di un’elevata motricità. In aggiunta, in presenza di fondi a ridotta aderenza si apprezzano l’affidabilità del controllo della velocità in discesa e la modalità di marcia Off Road che adegua alle superfici affrontate tanto la logica di gestione del cambio automatico a doppia frizione a 7 rapporti quanto la reattività del propulsore – il 2.1 td da 136 cv e 300 Nm riservato a GLA 200 d Enduro, proposta a 35.993 euro – alle pressioni dell’acceleratore.GLC: la sorpresa tra le pietreIn ogni classe c’è una studentessa apparentemente meno dotata delle compagne, ma in grado di sorprendere grazie a volontà e impegno. Nell’università del deserto andaluso, GLC – erede di GLK – è quell’allieva. Supportata dalla trazione integrale permanente 4Matic, dalle sospensioni pneumatiche (optional a 2.318 euro), dal cambio automatico a 9 rapporti, dall’elettronica non troppo invasiva e dalla possibilità di rialzare l’assetto, anche in assenza del pacchetto tecnico Offroad si disimpegna senza affanno lungo sterrati e pietraie. Un comportamento rafforzato dal peso inferiore a 1.800 kg e dalla generosa erogazione di coppia garantita dal 4 cilindri 2.1 td common rail con tecnologia di sovralimentazione a doppio stadio – ovvero mediante due turbine di diverse grandezze collegate in serie – proposto nello step da 204 cv e 500 Nm. GLC 250 d (da 48.790 euro), rapida in inserimento e agile nei trasferimenti di carico anche su asfalto, merita la promozione a pieni voti. Del resto, la G è nel suo DNA. E buon nome non mente…