“Ok, mi dovrei concentrare sul motore, ma la ciclistica… Man mano che prendo confidenza e spingo un po’ di più le sospensioni mi sembrano anche meno rigide e inizio ad apprezzare la bellissima ciclistica della Daytona, rapidissima e “schietta” nel comunicare quanto accade sotto le ruote. Sì, per sviluppare il motore in Triumph hanno guardato in casa e hanno trovato un partner perfetto nel telaio Daytona, tanto che mi vien da pensare che se Triumph volesse offrire il pacchetto completo potrebbe dire la sua. Io, fossi in loro, ci farei un pensierino…“
IPSE DIXIT
Inizio da qui, dalla fine del mio articolo in cui raccontavo la prova della Daytona Moto2 (così l’avevo chiamata) ovvero la moto laboratorio con cui Triumph ha sviluppato il motore che oggi troviamo su tutte le Moto2 (se ve lo siete perso andate a leggerlo). Un “laboratorio” così bello da guidare che sarebbe stato un peccato non sfruttarlo. La cosa poteva anche essere nell’aria, ma certo il mercato delle supersportive non è così florido. Tuttavia i segni di risveglio della cosiddetta “middle class” sono parecchi, dalla rinvigorita Yamaha R6, alla rilanciata Kawasaki Ninja ZX-6R alla futura Aprilia RS660, senza contare che MV Agusta non ha mai mollato la sua F3. Con tutto questo movimento, avere in casa una piattaforma come quella della Daytona e un motore sviluppato sì per le moto prototipo della Moto2, ma pur sempre vicino a un motore di serie e non fare niente sarebbe un sacrilegio.
A FUROR DI POPOLO
A grande richiesta (perché pare proprio che di richieste ce ne siano state molte) arriverà (e sarà svelata il 23 Agosto durante il GP di Inghilterra a Silverstone) questa Triumph Daytona Moto2 Special Edition. Annunciata da un teaser e da un bozzetto è annunciata come la moto da strada (quindi omologata) più vicina per prestazioni a una Moto2. Nulla è dato sapere se non che la moto sarà ottenuta piazzando nel telaio della Daytona 675 il nuovo motore 765 debitamente potenziato e con alcune features derivate dalla Moto2. Ipotizzabile una potenza superiore ai 130 cv, e la presenza di un’elettronica raffinata. Così come è ipotizzabile una evoluzione delle sospensioni della Daytona che peraltro nella sua ultima versione R era già messa molto bene. La moto sarà realizzata in serie limitata, in Europa ne arriveranno 765 esemplari. Attenzione, in questa cilindrata la Daytona non potrebbe correre in nessun campionato. Ma i regolamenti si possono sempre cambiare. O no?