C’è chi la rinnega. Chi cerca in tutti i modi di smontarne i fondamenti portando argomentazioni come queste: “l’auto elettrica inquina più di una a motore endotermico (tesi già smentita dai numeri); la ricarica in simultanea dei veicoli elettrici manderà in blackout la rete”.
E poi ci sono i migliori ingegneri della maggior parte delle Case automobilistiche che, pur ammettendo e conoscendo il rischio, stanno studiando e lavorando a una soluzione. In che modo? Attraverso un più intelligente sfruttamento delle risorse disponibili.
La ricarica è già intelligente, dove l’infrastruttura lo consente
Fra le aziende che stanno lavorando sul tema c’è Audi. Un brand che di recente, fra le altre cose, ha annunciato che non svilupperà una nuova famiglia di motori endotermici rispettosi della normativa Euro 7 ma si limiterà ad affinare le unità già in vendita. Dicevamo della ricarica: a Ingolstadt stanno investendo tantissimo nella ricarica intelligente e integrata in rete.
E qualcosa è già oggi sul mercato. Modelli come e-tron, e-tron Sportback e e-tron GT, grazie al sistema di ricarica Audi e-tron charging system connect, gestiscono al meglio i picchi di carico sulla rete pubblica, scongiurando appunto i blackout.
Vantaggi per tutti
Nello specifico, lo Smart Meter Gateway (SMGW) connette il punto di ricarica con il fornitore di energia, fornendo anche informazioni dettagliate sui consumi energetici. Questi dati vengono successivamente inviati all’Home Energy Management System (HEMS) e al sistema di ricarica Audi e-tron charging system connect.
Così facendo, la richiesta energetica delle varie utenze rimane sempre sotto controllo: si può non solo decidere quando e dove erogare potenza (in ufficio o a casa), ma anche quanta erogarne in funzione della potenza residua, allontanando così il rischio di sovraccarichi. Non solo: se si ricarica nei momenti meno critici, il costo dell’energia cala. E chi non è contento di pagare meno l’energia?
Ricaricare quando è più intelligente farlo
Si entra in aerea di servizio, si va alla pompa e ci si rifornisce. Subito. Abbiamo sempre fatto così ma con l’auto elettrica questa abitudine cambierà radicalmente. Non è detto infatti che la ricarica debba iniziare nel momento in cui connettiamo l’auto alla rete elettrica. Anzi, già ora molto spesso non funziona così.
Dopo che il picco serale di richiesta di elettricità si è esaurito, i sistemi di ricarica smart danno il via alla ricarica. L’intelligenza artificiale si sostituisce all’uomo e predispone la ricarica nel momento strategicamente migliore: sia dal punto di vista del carico istantaneo della rete, sia in base all’orario di partenza previsto da ogni utente.
Uno standard comune
La tecnologia descritta fino a qui non può prescindere da standard tecnici comuni adottati sia nelle abitazioni private sia dai fornitori di energia. Protocolli che Audi ha contribuito a definire con il progetto EEBUS, il cui fine è quello di promuovere un “linguaggio” comune, affinché gli impianti fotovoltaici, l’infrastruttura di ricarica, le auto elettriche e i sistemi di climatizzazione domestica siano in grado di comunicare senza interferenze.