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Ford Fiesta e gli altri addii clamorosi: i modelli storici fuori produzione

Molti modelli sono senza tempo ma il mercato non lascia prigionieri. Ecco alcune tra le più storiche auto prodotte ed ora non più in commercio.

Se qualcuno lo avesse ipotizzato non 10 anni fa, ma anche solo 6 mesi fa, anzi il giorno prima dell’annuncio ufficiale, si sarebbe preso del “matto” (no, ok, il politically correct non ammette questa parola, ma ci siamo intesi). Eppure, la Ford Fiesta è pronta per la pensione. Sì, proprio il modello che per decenni è stato sinonimo non solo di Ford in Europa, ma anche di utilitaria, a breve uscirà di scena.  A volte succede: tante unità vendute nel corso di una lunga carriera, linee inconfondibili, meccanica affidabile. E poi? E poi il mesto oblio. Auto che sembravano parte integrante di un marchio, messe fuori dal mercato – in particolare quello europeo – dopo anni di onorato servizio. Dalle storiche “berlinone” ai veri fuoristrada, passando per le monovolume, sono tanti gli esempi di modelli o tipologie di veicoli fuori produzione.Ford FIesta ST verdeI gusti della clientela sono cambiati e non poco, in particolare durante l’attuale transizione elettrica. Soprattutto, bisogna sempre tenere presente che le Case auto, come tutte le aziende orientate al profitto, in quanto tali devono perseguire la massima redditività economica. Non c’è spazio per la nostalgia. Non che sia una scelta da prendere con accezione totalmente negativa: come nel cinema, spesso è meglio rinunciare al sequel, che magari non è all’altezza dell’originale. A volte, invece, è più una questione di legislazione: la domanda per certe auto (la Fiesta è un esempio) c’è ancora, ma le normative sempre più stringenti in termini di emissioni e – ancor di più – il divieto di vendere auto con motore endotermico a partire dal 2035 accelerano certe decisioni. A scapito anche dei consumatori che la stessa Unione Europea vorrebbe e dovrebbe tutelare.

La storia a sé della Fiat Punto

Nelle pagine che seguono, ecco alcuni modelli che ci piace ricordare, detto che non si tratta di un elenco esaustivo ma solo di una lista di “affetti”, che in quanto tali possono variare da persona a persona. Prima di cominciare, però, non possiamo non fare riferimento alla Fiat Punto: un’auto venduta in vari milioni di esemplari e vero cavallo di battaglia per il marchio italiano. Le origini e le cause del suo abbandono sono diverse da quelle che andremo ad analizzare nelle prossime pagine. Ufficialmente, Fiat non le ha dato un’erede perché, a detta dei top manager torinesi, i margini di guadagno nel segmento B sono troppo piccoli, se non inesistenti. Sarà, ma a questo punto non si capisce perché tutti gli altri Gruppi automobilistici continuino a farne (sono da escludere la nostalgia e la gloria). Detto ciò, grazie alle sinergie del Gruppo Stellantis, la Punto potrebbe rinascere su base Peugeot 208.

SUV per davvero

Le “berlinone” italiane

C’erano una volta le monovolume

Anche le SW ci dicono addio

Le utilitarie

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