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Audi A3, la storia dell’Audi che non c’era

Nel 1996 allarga la gamma di un marchio, fino ad allora, molto conservativo

VA ANCHE A GAS E AD ELETTRICITÀ

Se c’è un elemento che spicca, nella storia della A3 di terza generazione, è senza dubbio il ventaglio di alimentazioni fra cui si può scegliere. Il merito è del nuovissimo pianale MQB, progettato per ospitare tutti i tipi di alimentazione. Ecco dunque la g-tron (a metano/benzina) e la e-tron (ibrida plug-in). Al momento del lancio, però, la gamma è più “conservativa”: due TFSI a benzina (1.4 da 122 cv e 1.8 da 180), cui si aggiungono i TDI 1.6 da 105 e 2.0 da 150 cv.audi_a3_sedan_Dal punto di vista della carrozzeria, la gamma si allarga, nel 2013, alla Sedan, ovvero la berlina a 3 volumi. Arrivano inoltre due TFSI a benzina, 1.2 da 105 CV e 1.4 TFSI da 140 CV, oltre a un 2.0 TDI da 184 cv. Nel 2014 è il turno invece della S3, che tocca i 300 cv, mentre la RS3 Sportback, del 2015, arriva a 367 cv. Nel 2016 è tempo di restyling: cambiano leggermente paraurti e gruppi ottici, mentre sotto al cofano avviene una piccola rivoluzione.Il già citato downsizing si spinge ancora più in là, con il 1.2 a benzina che lascia spazio al 1.0 TFSI tre cilindri da 116 CV. Vanno in pensione il 1.4 turbo da 125 CV e il 1.8 TFSI, mentre le varianti più cattive si fanno ancora più minacciose. La potenza della S3 sale a 310 CV e la RS3 Sportback tocca i 400 CV.

  1. “Parente serpente” della VW Golf

  2. Benvenuta Sportback

  3. Anche a gas e a elettricità

  4. Super connessa

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