Leggerezza e semplicità
La Ami pesa meno di 500 kg: 471 per la precisione, con la batteria. Batteria che è volutamente di dimensioni ridotte: 5,5 kWh di capacità, per contenere il più possibile ingombri, peso e costo. In Citroën hanno perseguito con estrema determinazione la massima semplicità costruttiva, che significa anche riduzione dei costi e massimizzazione dell’efficienza. Pensate: le maniglie delle portiere non ci sono, sostituite da fettucce in nylon. Non ci sono nemmeno le levette per la regolazione degli specchietti: li si posizionano direttamente con le mani.
Nella lista dei non pervenuti compaiono anche: aria condizionata (c’è solo il riscaldamento), servosterzo, sistema di infotainment, impianto audio (optional si può avere un cassa da collegare via Bluetooth al proprio smartphone, finestrini (ci sono due deflettori da aprire manualmente, senza alcun leveraggio). Non c’è nemmeno, pensate, il ritorno automatico della leva degli indicatori di direzione: la semplificazione è estrema.
In un attimo, ci si ritrova catapultati in un’altra dimensione, in un altro tempo. Eppure, se tutte queste mancanze non le perdoneresti mai a un’automobile, sulla Ami contribuiscono a enfatizzarne la “simpatia”. Certo, parlo di simpatia avendola guidata a ottobre con 18° di temperatura esterna: l’avessi provata a luglio, probabilmente, avrei un’opinione differente.