La Formula 1 si apprestava a un grande cambiamento regolamentare: nuove monoposto a partire dal 2021. Uno stravolgimento tecnico finalizzato al miglioramento dello spettacolo. Poi, l’esplosione di COVID-19, l’annullamento del GP di Melbourne e una stagione che non si sa se e quando potrà prendere il via. Da qui, la proposta di alcune squadre di “congelare” il regolamento e far slittare i cambiamenti regolamentari al 2022.
NEL 2021 CON LE FORMULA 1 2020
A differenza di quanto successo a Melbourne, dove in piena emergenza Coronavirus l’immagine della F1 è uscita piuttosto malconcia (si è deciso per l’annullamento all’ultimo momento e, di fatto, solo per via del rifiuto di correre da parte dei team con le monoposto meno competitive), in questo caso ha prevalso il buon senso. Le auto per la stagione 2020 correranno anche nel 2021. L’adozione del nuovo regolamento slitta di un anno.
CONCESSA SOLO LA RICERCA AERODINAMICA
La decisione, saggia, scaturisce dal fatto che tutti i team, da Mercedes e Ferrari fino alla Williams, non hanno ancora contezza dei danni economici che subiranno. Sanno solo che saranno enormi. Eliminare una voce di costo pesantissima come quella della progettazione e dello sviluppo di una nuova auto risulta dunque fondamentale. Vitale. Da quello che emerge sarà lasciata libera solo la ricerca aerodinamica. Non si sa entro quali limiti. E, si può scommettere, i team troveranno il modo di tornare a discutere come sempre.
LE F1 A EFFETTO SUOLO
In cosa consistono i grandi cambiamenti a cui si stava preparando la Formula 1? Fondamentalmente, adozione di pneumatici più larghi montati su cerchi da 18 pollici e riduzione delle superfici alari (con una percentuale maggiore, rispetto a oggi, di carico aerodinamico generata dal fondo della vettura. Modifiche pensate per favorire i sorpassi e, dunque, migliorare lo spettacolo.