In due mesi tutto è cambiato. Sino a poco tempo fa, i colossi dell’elettronica Google e Apple sembravano pronti a insegnare al mondo dell’auto tradizionale come progettare una vettura rivoluzionaria, elettrica e a guida autonoma. Secondo alcuni analisti del mercato, avevano le potenzialità per rivoluzionare il mondo delle quattro ruote. Poi, come il fuoco di un fiammifero che produce un calore straordinario, ma si esaurisce in pochi secondi, il castello di carte è crollato. I colossi di Mountain View e Cupertino, dopo mesi di sviluppo e milioni di chilometri di test percorsi, hanno accantonato il progetto. Né la Google Car né la iCar avranno un futuro.Due passeggeri e non più di 40 km/hUn uovo con le ruote. Ecco come appariva la Google Car, il cui vero nome era Firefly. Una micro car per due soli passeggeri a guida totalmente autonoma, e cioè priva persino di pedaliera e volante. Un’auto in grado di viaggiare a non più di 40 km/h e senza alcun apporto umano, distante anni luce dal soddisfare le comuni esigenze di mobilità. Per avere successo sul mercato, avrebbe avuto bisogno di una totale riprogettazione. Avrebbe, il condizionale è d’obbligo, perché il colosso di Mountain View ha annunciato di aver ritirato dalle strade i prototipi in attività. Veicoli destinati pertanto all’oblio, dato che le risorse del Gruppo Alphabet, cui fa capo Google, verranno destinate integralmente allo sviluppo della tecnologia autonoma in collaborazione con FCA (Fiat Chrysler Automobiles). La base sulla quale lavorare, in questo caso, sono le monovolume Chrysler Pacifica.Firefly, il viaggio finisce al museoLe Firefly, su strada dal 2014, hanno svolto egregiamente il compito loro affidato di affinare i software e l’interazione tra telecamere e laser Lidar. Ora, però, escono di scena. Due esemplari verranno esposti al Computer History Museum di Mountain View (California) e al Design Museum di Londra, a perenne memoria dell’impegno di Alphabet nella progettazione di un proprio veicolo. Impegno che ora prosegue con lo sviluppo della guida autonoma sotto forma di tecnologia da vendere alle Case automobilistiche. Una strategia condivisa dalla rivale Apple. Il CEO dell’azienda di Cupertino Tim Cook ha infatti rivisto i piani che prevedevano l’ideazione di un veicolo elettrico della Mela in grado di viaggiare senza conducente. Il progetto Titan, così era denominata la potenziale iCar, si è interrotto e seguirà le orme della Google Car.Apple e Tesla insieme?Il nuovo corso di Apple è stato involontariamente confermato da Elon Musk, patron di Tesla. In un’intervista legata alla possibile realizzazione di una gigafactory europea, identica all’impianto produttivo in Nevada, il numero uno della Casa californiana si è lasciato scappare che tra i possibili partner ci sarebbe Apple, già impegnata con oltre mille uomini nel progetto automotive. Un’indiscrezione la cui credibilità è rafforzata dall’autorizzazione, rilasciata all’azienda di Cupertino dalle autorità californiane, per la sperimentazione della tecnologia senza conducente a bordo di alcune SUV Lexus.