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Gran Premio di Monza 2020, la Ferrari in crisi e i colpi di genio del passato

Solo un miracolo potrebbe risollevare le sorti della Rossa. Qualcosa che in passato si è visto varie volte…

Williams FW14B

Ottimi segnali si vedono già nel 1991, nella FW14 di quel genio di Adrian Newey. Una base perfetta per una soluzione vincente: le sospensioni attive. Per capirci, le prime tre gare del mondiale 1992 vedono sempre Nigel Mansell al primo posto e il suo compagno Patrese al secondo.Per darvi una misura del dominio della Williams nel 1992, vi basti pensare che si aggiudica 14 pole position su 16 (spesso con distacchi oltre il secondo, secondo e mezzo) e 10 gare su 16. Come già scritto, sarebbe riduttivo – e ingiusto – attribuire i trionfi della FW14B alle “sole” sospensioni.Anche il motore è eccezionale: il V10 Renault con valvole a richiamo pneumatico. Non da meno l’aerodinamica, da sempre punto di forza di tutte le monoposto sviluppate da Adrian Newey. Inoltre, tornando all’elettronica, un altro grande merito dei tecnici che hanno lavorato alla FW14B è quello di aver saputo far funzionare – oltre alle sospensioni – anche sistemi come il controllo di trazione e il cambio elettroattuato. Soluzioni, queste ultime, che non rappresentavano una novità, ma che proprio la Williams porta a livelli vicini alla perfezione. Brawn GP 001Williams FW14BBrabham BT46B

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