24 cm più lunga della berlina dalla quale deriva, la nuova Hyundai i30 Wagon punta sulla concretezza e la razionalità. Forte di un bagagliaio con una capienza massima di ben 1.650 litri, è costellata di numerosi vani portaoggetti e soluzioni “furbe” che giocano a favore dell’abitabilità. La famigliare coreana, ambiziosa al pari della “sorella” a cinque porte, sfida le best seller del segmento.Linea gradevole, derivata dalla i30 berlina, finiture più curate che in passato, un occhio di riguardo per il comfort e un vano bagagli più generoso rispetto alla precedente generazione, specie con cinque persone a bordo (602 litri contro 528 litri): la ricetta della rinnovata station coreana è decisamente ricca. Attesa al debutto in occasione del Salone dell’auto di Ginevra, vede le principali novità concentrate al retrotreno, ridisegnato a tutto vantaggio della capacità di carico che, ora, è in linea con la primatista della categoria, vale a dire la Volkswagen Golf Variant (605/1.620 litri).Progettata e costruita in Europa analogamente alla berlina, la nuova wagon Hyundai condivide con la i30 cinque porte gli interni, il layout dell’abitacolo, le dotazioni tanto multimediali quanto di sicurezza oltre alla base meccanica e alla gamma motori. Immancabili, pertanto, un moderno sistema d’infotainment corredato di un touchscreen tipo tablet da 5 o 8 pollici che funge anche da monitor per la telecamera in retromarcia, la connettività Bluetooth, Apple CarPlay e Android Auto così come la possibilità di beneficiare della ricarica induttiva dello smartphone e del Wi-Fi di bordo. Ricco, anzi ricchissimo il reparto sicurezza forte di 7 air bag, della frenata automatica d’emergenza, del cruise control adattivo, della segnalazione d’ostacolo in corrispondenza dell’angolo di visuale cieco, dell’avviso di superamento involontario della linea di corsia, del monitoraggio della stanchezza del conducente e del riconoscimento della segnaletica stradale.L’offerta dei propulsori, lato benzina, si articola attorno al nuovo 1.4 T-GDI – turbo a iniezione diretta – da 140 cv e 242 Nm di coppia, abbinabile a un classico cambio manuale a 6 rapporti o a un’unità a doppia frizione a 7 marce. Un propulsore che nutre ambizioni sportiveggianti, diversamente dal piccolo tre cilindri 1.0 turbo da 120 cv e 170 Nm, cui si affianca il noto 1.4 aspirato da 95 cv. Quanto ai diesel, perno della gamma è il quadricilindrico 1.6 CRDi proposto in tre livelli di potenza (95, 110 e 136 cv); gli step più performanti accoppiabili anche alla trasmissione automatica.