Toyota Prius e Nissan Leaf non dormano sonno tranquilli: c’è una nuova sfidante all’orizzonte, intenzionata ad agitare le acque nei settori della propulsione tanto ibrida quanto a zero emissioni. Rookie of the year è Hyundai Ioniq, destinata a essere proposta in configurazione sia ibrida tradizionale, sia plug-in, sia 100% elettrica.È una delle prime vetture al mondo “totally ecologic” e per il debutto ufficiale ha scelto la veste ibrida, mossa da un inedito quattro cilindri 1.6 GDi, vale a dire a iniezione diretta di benzina, a Ciclo Atkinson da 105 cv e 147 Nm di coppia, abbinato a un’unità elettrica da 44 cv e 167 Nm alimentata mediante un pacco batterie ai polimeri di litio. La trazione è anteriore, la trasmissione si affida a un cambio a doppia frizione a 6 rapporti – una soluzione tutt’altro che scontata per una vettura ibrida – e la piattaforma è inedita; appositamente realizzata per Ioniq.Non sarà una vettura tutta utilità e nessun divertimento; contrariamente a Toyota Prius, mirerà anche alle prestazioni, forte di un generoso riscorso all’alluminio per sospensioni e carrozzeria, così da contenere quanto più possibile il peso e abbassare il baricentro; obiettivo, quest’ultimo, cui contribuirà la collocazione delle celle al litio alla base dei sedili posteriori. Raffinato lo schematismo delle sospensioni al retrotreno, di tipo multilink. Proposta, almeno inizialmente, in configurazione a cinque porte, Ioniq potrebbe successivamente essere declinata in altre varianti di carrozzeria, ad esempio wagon e monovolume, seguendo la strategia inaugurata dalla rivale Toyota.