fbpx

I SUV più economici del mercato

Qualche consiglio per chi vuole alzare la posizione di guida ma non il budget, ecco gli Sport Utility che costano meno 

Alzare la seduta senza alzare il budget per l’acquisto della nuova auto: missione impossibile? Assolutamente no. Certo, se si vuole stare sul nuovo, non si possono pretendere SUV di marchi premium, motori ibridi (di sicuro non full hybrid né plug-in hybrid) o dotazioni super moderne. Fissati questi paletti, il mercato si sta arricchendo di proposte interessanti – quasi tutte legate in modo più o meno forte alla Cina – che anche un pubblico tradizionalista come quello italiano sta mostrando di gradire. Dal generale al particolare, prendiamo il caso di DR: il 2022 si sta rivelando una grandissima annata per il marchio molisano che, non è un mistero, “italianizza” auto cinesi. Un procedimento che, oltre a garantire prezzi bassi, offre un vantaggio incalcolabile, in questo periodo storico: le DR ci sono, non devono essere attese per 12/14/16 mesi. Vediamo dunque quali sono questi modelli tanto vantaggiosi dal punto di vista economico. 

Ai lettori più attenti di Red sarà forse venuto un dubbio: ma non era già stato fatto un articolo sui SUV economici? La risposta è sì, però in quel caso si parlava di modelli vicini ai 20.000 euro. Qui siamo più vicini a quota 15.000/16.000 euro. Differenze solo in apparenza trascurabili: di questi tempi, le famiglie

Dacia Duster

Partiamo dalla Duster per due motivi. Il primo è che con la Cina non ha nulla a che vedere, detto che non ci sarebbe comunque nulla di male. Il secondo è che – parere personale di chi scrive – probabilmente si tratta della scelta migliore. Perché? Per più di un motivo, il più importante dei quali è la tecnologia Renault dietro al marchio Dacia. E poi perché la Duster ha una tenuta molto forte del valore sul mercato dell’usato. Il tutto, a prezzi assai competitivi, anche se non bisogna farsi “ingannare” dai 14.350 euro della versione Access, che non ha di serie accessori ormai irrinunciabili a partire da aria condizionata e radio, passando per cruise control, fendinebbia e interfaccia Bluetooth.

Il consiglio è dunque di andare sulla Essential, che con motore 1.0 turbo da 90 CV e trazione anteriore ha tutto quello di cui sopra e ok, non sarà certo una divoratrice di km, però sa adattarsi a tutti gli usi; prezzo 16.350 euro. La gamma, molto ampia, comprende anche il 4X4 (con motore 1.5 turbodiesel 4 cilindri da 115 CV), il cambio automatico a doppia frizione (con motore 1.3 turbo benzina 4 cilindri da 150 CV) e, ultimo ma non meno importante, il 1.0 turbo 3 cilindri a benzina e GPL, quest’ultimo a partire da 18.750 euro (come prima, lasciate perdere la Essential solo apparentemente vantaggiosa con i suoi 16.950 euro). Capacità bagagliaio: 445/1.623 litri. 

DR 4.0

Design equilibrato, dotazione generosa (in rapporto al prezzo) e 5 anni o 100.000 km di garanzia, per spazzar via in un solo colpo i dubbi circa la “genetica” cinese di questa auto. Sì perché la DR 4.0 altro non è che la Chery Tiggo 4, rivisitata in alcuni dettagli dalla DR. Rispetto alla Dacia Duster, nonostante una lunghezza inferiore di 2 soli centimetri (434 per la Duster, 432 per la DR 4.0) e una larghezza superiore di 3 (183 a 180), perde parecchio alla voce bagagliaio: 340/1.100 litri contro 445/1.623.DR 4.0 SUV che costano meno

Non mancano i software per connettere i telefoni Android e Apple, mentre i motori sono due, entrambi solo a benzina o anche a GPL. La cilindrata è sempre 1.500 cc, ma uno è aspirato (116 CV, 114 CV quando alimentato a gas) ed è abbinato al cambio manuale; l’altro è turbo ed eroga 154 CV (150 a gas) e si può avere solo con la trasmissione automatica. La trazione è sempre e solo anteriore. Dotazione di sicurezza: mancano tutti i moderni aiuti elettronici, come la frenata automatica d’emergenza. In compenso, come scritto sopra, la dotazione di serie è più che buona: fra le altre cose ci sono fendinebbia, comandi sul volante, telecamera posteriore, controllo velocità in discesa e retrovisori elettrici. 

EVO 3

Il successo del Gruppo DR si misura anche con il fatto che l’azienda ha differenziato la propria offerta non solo a livello di modelli bensì anche di marchi. EVO, nello specifico, è il più economico del gruppo e l’EVO 3 è un SUV di segmento B. Ciò significa che è più compatto di Dacia Duster e DR 4.0: lungo 4,14 metri, offre però un bagagliaio generoso: 450 litri in configurazione 5 porti. Con il motore a benzina 1.5 da 113 CV (coppia 140 Nm, consumo medio 6,7 l/100 km) costa 15.900 euro. Sport Utility che costano meno - EVO 3Al prezzo di 17.400 euro la EVO 3 è proposta con alimentazione benzina/GPL; in questo caso la potenza scende a 107 CV. Compresi nel prezzo, tra le altre cose, ci sono gli specchietti elettrici, il cruise control, il climatizzatore automatico e la telecamera posteriore.

MG ZS

In questo caso il marchio è noto, anche se della vecchia proprietà non è rimasto nulla: ora il controllo è della cinese SAIC e questo SUV lungo 432 cm si inserisce nella fascia della Duster. Simile anche la capacità del bagagliaio, 448/1.375 litri, mentre la garanzia è di 7 anni o 150.000 km e mette al riparo da qualsiasi sorpresa. Come avrete capito, la ZS non ha niente a che vedere con l’elettrica Marvel di cui abbiamo fatto la prova, sebbene anche la ZS sia disponibile a batterie.

Sport Utility che costano meno - MG ZS

L’allestimento entry level Comfort, con motore 1.5 VTi-tech da 106 cavalli, è proposto a un prezzo di partenza di 16.190 euro. In alternativa è disponibile un 1.000cc turbo a tre cilindri, sempre a benzina, da 111 CV; prezzi da 20.190 euro. Il consiglio? Visto che si tratta di auto “per risparmiare”, i 4.000 euro in più della 1.0 turbo non trovano così tanto giustificazione. Tra i punti di forza di MG, rispetto alle sue rivali (Dacia compresa) c’è senza dubbio la dotazione di sistemi di assistenza alla guida. Capitolo dotazione di serie: specchietti regolabili e ripiegabili elettricamente, cruise control adattivo, clima bizona, avviso abbandono involontario di corsia, attacchi Isofix e sensori di parcheggio posteriori. 

Haval H2

Haval è un marchio cinese di proprietà del gruppo Great Wall; la H2 è un SUV ristilizzato nel 2020, lungo 4,33 metri e con un vano di carico che va da 300 a 890 litri ribaltando i sedili posteriori (non una capacità da record, anzi, in rapporto alle dimensioni esterne). Sotto al cofano c’è un motore 4 cilindri a benzina 1.5 Turbo da 144 CV, alimentato a GPL (l’impianto è dell’italiana BRC) e con il serbatoio della benzina di soli 15 litri, riservato alle emergenze.Haval-h2 - Sport Utility che costano menoLa trazione è sulle ruote anteriori, mentre il cambio è a sei rapporti. Due gli allestimenti: la versione d’accesso Easy ha di serie la radia, la telecamera posteriore, la funzionalità Apple Car Play e due airbag frontali. La più ricca Premium aggiunge il tetto panoramico e apribile elettricamente, i fari anteriori a LED. La Easy e la Premium costano rispettivamente 18.800 e 20.900 euro, chiavi in mano. Garanzia di 3 anni o 100.000 km.

EMC Wave 3

Premessa: siamo “fuori quota” perché il prezzo della EMC Wave 3 è di 22.000 euro e la pone al di fuori dei SUV più economici. Ed è anche per questo che l’abbiamo messa all’ultimo posto. Meritava comunque uno spazio perché sentiremo ancora parlare di questo marchio. A proposito: EMC è un acronimo che sta per Eurasia Motor Company ed è l’ultimo, in ordine di tempo, tra i marchi “nuovi”, a debuttare sul mercato italiano. Wave 3 nasce dalla collaborazione con Yibin KAIYI Automobile, fabbrica situata nella provincia di Sichuan e i cui principali azionisti sono lo Stato cinese stesso e Chery Automobile. Il motore può essere 1.5 aspirato da 113 CV, abbinato ad un cambio manuale a 5 rapporti; oppure 1.5 turbo da 147 CV, abbinato a un cambio automatico CVT utilizzabile anche in modalità sequenziale a 9 rapporti.EMC Wave 3 - tre quarti anteriore

Come nei casi precedenti: se avete dubbi sull’affidabilità, potete mettervi tranquilli grazie alla garanzia contrattuale di 36 mesi o 100.000 km. EMC Wave 3 è lungo 4,4 metri, alto 1,65 metri e largo poco più di 1,80 metri. Il peso supera di poco i 1300 kg, mentre il passo è pari a 2,63 metri. Il bagagliaio? 310 litri in configurazione 5 posti, 1.100 abbattendo gli schienali dei sedili posteriori; valori inferiori di un bel po’ rispetto a quelli della Dacia Duster GPL, che assicura 445 / 1.478 litri. Wave 3 è dotata dell’app Easy Connection per la connessione con Android e iOS. La strumentazione è di tipo digitale con display TFT da 7” che integra quadro strumenti e computer di bordo. Quanto al sistema di infotainment, è dotato di schermo da 10.25” e del sistema di ricarica wireless.

Articoli correlati
Prova BMW M5 G90: gioco di prestigio
Prova Mini Aceman - La giusta via di mezzo?
Prova Kia EV3 - Il SUV elettrico compatto che pensa in grande