Delle mani verranno tagliate! Questa è la naturale e inevitabile punizione che spetterà al malcapitato funzionario australiano, lasciatosi “scappare” i disegni dei brevetti della nuova SUV Maserati Levante.La prima Sport Utility del Tridente, destinata a essere prodotta nello stabilimento di Mirafiori, verrà svelata a breve, ma la linea, da alcuni giorni, non è più un mistero a causa di una “falla” nel sistema di tutela dei documenti dell’ufficio brevetti australiano. Il design appare un mix tra i tratti caratteristici della concept Kubang, presentata al Salone di Francoforte nel 2011, e della show car Alfieri; vale a dire la coupé mostrata lo scorso anno a Ginevra. Da quest’ultima, in particolare, Levante riprende l’abitacolo arretrato, il cofano motore con un notevole sviluppo in lunghezza e i parafanghi caratterizzati da un marcato andamento longitudinale che si raccorda con le linee di coda.Sarà una rivale diretta di Porsche Cayenne. Da Ghibli e Quattroporte deriveranno il sistema di trazione integrale Q4, i motori e il cambio automatico a 8 rapporti del tipo mediante convertitore di coppia. Sotto il cofano dovrebbero pulsare il V6 3.0 td da 250 o 275 cv e i benzina Made in Maranello, pertanto d’origine Ferrari, V6 3.0 biturbo a iniezione diretta da 350 o 420 cv e V8 3.8 biturbo – di derivazione California T – da 530 cv, cui si aggiungerà, molto probabilmente, una versione spinta del 3.0 td, portata a 320/350 cv. E l’ibrido plug-in? Non è escluso. Tale tecnologia verrà portata al debutto dalla monovolume americana Chrysler Town & Country nel 2016 e, successivamente, declinata dal Gruppo FCA in chiave sportiva, adattandola al carattere (e al blasone) della Levante.La tabella di marcia in vista della commercializzazione della SUV del Tridente prevede il debutto gli esemplari di preserie a giugno e a gennaio 2016, subito dopo il Salone di Detroit, il via alla produzione vera e propria. L’obiettivo della Levante è di “saturare” il 50% della produzione Maserati, stimata in 75.000 unità entro il 2018. Un orizzonte tutt’altro che modesto.