“Le auto di oggi sono tutte noiose”. Davvero?
Se vi dovesse capitare di sentire qualcuno, nelle classiche chiacchiere da bar, oppure sui social che le auto di oggi sono tutte noiose, beh, potete rispondere con la BMW M5. Sì perché l’elettronica è presente ed evita quasi tutti i guai in cui l’essere umano potrebbe cacciarsi. È anche vero però che la sorveglianza dei chip è pronta a farsi da parte, qualora il guidatore lo voglia. Basta premere il tasto dell’ESP e impostarlo sulla modalità di intervento più “soft” per godersi già qualche sovrasterzo di potenza.
E se proprio ci si sente sicuri di sé stessi e delle proprie capacità di guida si può non “solo” disattivare del tutto l’elettronica, ma è possibile addirittura liberare l’avantreno e affidare la furia del V8 alle sole ruote posteriori. Detto che non c’è strada che non sembri troppo piccola per le prestazioni di questo mostro di meccanica, è impressionante come in modalità trazione posteriore e senza i controlli elettronici la M5 sembri pesare molto meno delle 2 tonnellate dichiarate.
Ovviamente bisogna tenere sempre ben collegati cervello e piede destro perché anche in terza, addirittura in quarta, se c’è un avvallamento, le ruote posteriori arrivano a pattinare di potenza. Però non succede mai nulla che non ci si aspetti. Non si viene mai presi a tradimento. E devo dire che la scelta di BMW di non adottare uno sterzo esageratamente diretto aiuta parecchio, in questo senso. Un consiglio? Per trarre il meglio da questa macchina, per non mettere in pericolo sé stessi e gli altri utenti della strada, ma anche per non sentirsi frustrati dal non poter dare sfogo a tanta prepotenza meccanica, la soluzione migliore resta la pista. Ok, direte voi, ma allora perché comprarmi una M5 se poi ci devo andare in pista? Buona domanda. E io non ho la risposta. Se non che certi acquisti si fanno con il cuore, mai con la testa. Altrimenti andremmo tutti in giro con delle station wagon a metano di non più di 120 CV di potenza (al netto delle possibilità di spesa di ciascuno).
Potenza da supercar
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Il futuro per le auto come la M5