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Renault Captur 2019, la prova del nuovo 1.3 TCe

Al debutto un benzina turbo da 130 e 150 cv, anche con cambio a doppia frizione EDC. Per prolungare la vita alla B-SUV della Régie. A partire da 16.650 euro

LIVENon datela per “bollita”, anche se il nuovo modello è già quasi realtà (dovrebbe debuttare a settembre a Francoforte): secondo Renault, Captur 2019 ha ancora molto da dire. Perché fa parte di una categoria, quella delle SUV compatte, che va alla grandissima, e poi perché sotto il suo cofano batte un nuovo motore a benzina TCe, nelle versioni da 130 e 150 cv, che sostituisce il turbo benzina da 120 cv. Il TCe da 90 cv rimane in listino, così come il turbodiesel dCi da 90 cv (anche con cambio a doppia frizione). E i prezzi partono da 16.650 euro, ma ce ne vogliono almeno 21.300 per il nuovo turbo benzina nel “taglio” da 130 cv, che salgono a 23.200 per il 150 cv.

Nato dal lavoro congiunto di Renault con Daimler, il quattro cilindri turbo benzina TCe da 1.3 litri che spinge la Renault Captur 2019 mette l’efficienza al primo posto nella sua personale “scala di valori”. La testata di origine Daimler integra i collettori di scarico e ospita un doppio albero a camme, mentre per ridurre i costi di manutenzione c’è una catena al posto della cinghia di distribuzione. All’appello non mancano doppio variatore di fase, canne cilindri rivestite al plasma (-1% di attrito) e un turbo con valvola Wastegate a controllo elettronico.

C’è il filtro antiparticolato

Renault Captur 2019 motore TCeIl 1.3 TCe della Renault Captur 2019 esprime nella sua versione meno “pompata” 130 cv e 220 Nm a 2.250 giri, solo in abbinamento con un cambio manuale a 6 marce. La versione da 150 cv eroga invece 250 Nm, ma sempre a partire da 2.250 giri e si può avere con il cambio a doppia frizione EDC a 6 rapporti. Per contenere le emissioni entrambi i motori montano un filtro antiparticolato dedicato, che permette loro di raggiungere l’omologazione Euro 6d-TEMP.

Sport Edition

Renault Captur 2019 posto guidaGli uomini Renault hanno colto l’occasione per rivedere anche l’equipaggiamento della Captur Sport Edition 2019 (l’allestimento preferito in Italia), che ora vanta, fra le altre cose, fari full LED e nuovi cerchi in lega da 16”. Dentro debuttano tessuti Black Tweed mentre non mancano volante in pelle, telecamera e sensori di parcheggio posteriori e sistema Smart Nav Evolution con schermo touch da 7’’, insieme alla Radio DAB. La gamma comprende comunque la Life (base), la Sport Edition2 e la Initiale Paris. La commercializzazione inizia con il “porte aperte” previsto il 16 marzo prossimo. Ma adesso vediamo cosa cambia su strada.DRIVERenault Captur 2019 laterale blu EtnaCome potete immaginare, la differenza fra il nuovo turbo benzina da 130 cv e il vecchio TCe da 120 cv non è abissale. Se c’è però una cosa che il nuovo cuore guadagna è la rotondità di funzionamento. Il quattro cilindri da 130 cv spinge con decisione da circa 2.000 giri fin quasi a 5.000, con medi robustissimi: si può insistere fino a 6.000, ma non ne vale la pena, sia per la spinta, che cala vistosamente, sia per le orecchie di chi siede a bordo. Il cambio manuale, l’unico disponibile con questo motore, è un classico Renault: movimenti corti della leva ma innesti non proprio secchi.

Manuale o automatico?

Renault Captur 2019, 3/4 posteriore TaorminaFra la Captur con il TCe da 130 cv e quella mossa dal 150 cv non cambia poi granché in termini di prestazioni percepite. Usato in modalità automatica, il cambio a doppia frizione rende più dolci i viaggi. Spostando la leva in manuale, invece, ecco che la Captur 2019 TCe da 150 cv si risveglia: le marce salgono e scendono velocemente, con una deliziosa doppietta automatica in scalata. In sintesi: se non si ha bisogno del doppia frizione, il TCe da 130 cv disponibile con il solo cambio manuale basta ed avanza: durante la prova in un percorso misto, senza troppi riguardi nella guida, il computer di bordo ha segnato 7,3 l/100 km.

Sempre lei

Renault Captur 2019 bicolore mare scogliPer il resto è la Captur che tutti conosciamo: poco rollio, tanta maneggevolezza, sospensioni più rigide che morbide, in particolar modo sugli ostacoli secchi. E un interno con alcune soluzioni intelligenti, vano con apertura stile “cassetto del comodino” davanti al passeggero anteriore e sedili posteriori scorrevoli compresi. Per un bagagliaio che va da 377 a 1.235 litri.

 

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