Un ibrido diverso da tutti gli altri
In pratica, l’E-Tech di Renault è progettato per garantire sempre partenze in modalità EV. Il motore elettrico principale, da 67 CV, è incaricato di muovere l’auto alle velocità più basse e, se la batteria lo consente, fino a 130 km/h. La seconda unità elettrica, da 34 kW, avvia il 4 cilindri 1.6 a benzina (accreditato di 91 cv) e lo porta all’esatto regime di rotazione, in modo da garantire innesti di marcia fluidi. In sostanza, grazie a questa architettura, l’ibrido Renault fa a meno sia della frizione sia dei sincronizzatori, a vantaggio della semplicità costruttiva e della leggerezza.
Tornando al cambio, ha 4 marce: la prima è riservata all’elettrico, le altre tre al benzina. Come sempre sulle ibride, l’elettrico principale recupera l’energia cinetica in rilascio e frenata, che va ad accumularsi nella batteria al litio da 9,8 kWh di capacità. Alla produzione di energia elettrica può concorrere anche la seconda macchina elettrica, se trascinata dal benzina.
Un ibrido diverso da tutti gli altri
Fluidità prima di tutto
Le prestazioni
L’autonomia elettrica e i tempi di ricarica
Quanto costa
Le rivali principali