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Renault Clio Hybrid, quanto consuma e come va su strada

Un’ibrida “diversa” dal solito, guidata per 100 km dalla città all’autostrada, passando per l’extraurbano, per verificarne il consumo vero

Resta piacevole, ma i kg in più si sentono

La Clio V mi è piaciuta subito, fin dal primo test drive (con motore 1.0 3 cilindri da 101 CV): agile senza essere rigida, precisa di sterzo, regala una sensazione di solidità e di sicurezza non comuni nel suo segmento, tenuti insieme da un piacere di guida tra le curve che non guasta mai. La Clio Hybrid, lo ammetto, mi convince un po’ meno.

Perché? Principalmente, per gli interventi talvolta troppo bruschi dei controlli elettronici: forse a causa degli 80 kg in più, quando si alza un po’ il ritmo, l’ESP tende a intervenire in modo netto, togliendo fluidità alla guida. Ed è un peccato, perché il telaio della Clio sembra avere un comportamento “sano” e perché l’assetto e lo sterzo regalano un bel feeling di guida nel misto. Quanto alle risposte del sistema ibrido, la spinta dell’elettrico regala un’immediatezza ai bassi – quasi – da auto elettrica. Al salire della velocità, e quindi all’aumentare dell’apporto del 1.600 aspirato a benzina, la brillantezza tende a calare un po’.

renault_clio_hybrid prova consumi

Buona, anche se perfettibile, l’interazione fra i motori elettrici, l’endotermico e il cambio: finché si guida in totale relax, la fluidità è massima e il passaggio da una modalità all’altra (EV – ibrida) impercettibile. Quando si spinge un po’ di più, ma senza arrivare alla guida sportiva, i passaggi ra le varie modalità diventano meno morbidi e il rumore del 4 cilindri si fa sentire in modo abbastanza netto.

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