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BMW Serie 4 2021, sportiva a muso duro

Prova su strada della nuova BMW Serie 4, che cattura l'attenzione con un frontale reso grintoso dal grande doppio rene e conquista poi regalando un gran piacere di guida su ogni percorso. La gamma comprende versioni a benzina e diesel mild hybrid e ha prezzi che partono da 50.750 euro

DRIVE

La BMW si è data un obiettivo ambizioso con la Serie 4: compiere un significativo passo avanti in termini di dinamica di guida rispetto alla già ottima Serie 3. Roba da poco, direte voi, considerato il fatto che la Serie 3 a livello di guida è già una delle migliori in circolazione. Gli ingegneri della Casa tedesca, però, si sono rimboccati le maniche è hanno lavorato su più fronti. Tanto per cominciare la nuova coupé è più bassa della berlina di 57 mm e ha un baricentro che si avvicina al suolo di 21 mm. Rispetto alla sorella adotta poi una carreggiata posteriore allargata di 23 mm e un camber più negativo per le ruote anteriori, oltre a sterzo e freni specifici. A livello di assetto spiccano invece rinforzi addizionali e ammortizzatori tarati ad hoc. Un attento studio aerodinamico e la presenza di un piccolo spoiler sulla coda assicurano infine una minor portanza.

CI VUOLE OCCHIO

Il risultato di tutti questi interventi si tocca con mano già dai primi metri. Poco importa quale motore sta lavorando sotto il cofano, la Serie 4 dà l’impressione di essere un’auto di sostanza e di qualità, consistente eppure docile ai comandi. Solo quando c’è da manovrare negli spazi stretti crea qualche piccolo imbarazzo, a causa della visibilità posteriore ridotta, cui pongono comunque rimedio sensori e telecamere sparsi come il pepe sulla carbonara. Una volta raggiunte le strade aperte, questa BMW sfodera un comportamento sempre piacevole, dimostrandosi neutra e rassicurante anche se il ritmo si fa sostenuto e l’asfalto non è nelle condizioni ideali.

LA PASSISTA

La BMW Serie 4 può assumere varie sfumature a seconda della versione scelta e degli accessori montati. La 420d è per esempio la soluzione ideale per chi cerca una buona passista dalla linea filante e atletica in alternativa alle classiche medie a tre volumi. Il suo turboDiesel ha un tiro robusto e vibrazioni contenute e ha consumi dichiarati tra i 3,9 e 4,2 l/100 km. Con cerchi di misura adeguata e una gommatura non estrema questa turboDiesel mild hybrid filtra bene le buche, mentre l’abitacolo si rivela silenzioso anche alle andature elevate.

NON RUGGISCE, MA GRAFFIA

La M440i xDrive è invece di tutt’altra pasta. La sua impostazione è molto più sportiva, con sospensioni ed elettronica di bordo regolate per rendere la guida incisiva ed emozionante in ogni frangente. Il motore non ruggisce tanto, con una tonalità di scarico molto civile, ma dà zampate decise ogni volta che si stuzzica l’acceleratore. Basti pensare che lo 0 – 100 è bruciato in 4,5 secondi, un tempo da supercar, in cui la schiena si attacca al sedile e il cambio snocciola i rapporti in modo fulmineo.

LA GIUSTA VIA DI MEZZO

La Serie 4 430i è invece più in linea con una filosofia da Gran Turismo. Il suo motore ha un’erogazione da manuale, con la coppia massima raggiunta già a soli 1.550 giri e poi costante fino ai 4.400 giri, ovvero nell’intervallo di regimi più importante nella guida su strada. È lei, tra l’altro, quella che cambia pelle in modo più evidente al variare delle modalità di guida scelte, sorniona con la funzione Eco Pro, composta e disinvolta in Comfort e affilata in Sport.

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