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Youngtimer – Fiat Ritmo, l’anello di congiunzione fra 128 e Tipo

Per più di vent’anni, Fiat è protagonista nel cuore del mercato europeo. Qui ripercorriamo la storia della Ritmo

Ogni tanto, fra modelli rarissimi e pregiati, destinati a pochi miliardari (in euro o dollari, non in lire…), nelle aste di RM Sotheby’s si scova anche qualche oggetto decisamente meno esclusivo. È il caso per esempio della comunissima (all’epoca) Fiat Ritmo 60 CL. Immatricolata nel 1978, è di colore Rosso Rame metallizzato ed è andata all’asta il 23 giugno.

Detto che di Ritmo, con un po’ di pazienza, in vendita se ne trovano ancora, bisogna riconoscere che l’esemplare in questione è davvero in ottime condizioni. Il valore aggiunto è che si tratta di un’auto conservata e non restaurata. Ripercorriamo insieme la storia di questo modello, la cui eredità è oggi “in carico” alla Tipo.

Missione: sostituire la 128

Fine anni Settanta, inizio Ottanta: c’è da sostituire la 128 e in Fiat non si pensa ad altro. Da una parte c’è la tranquillità di sapere già quale sarà lo schema meccanico alla base della nuova auto (motore anteriore trasversale, avantreno con schema McPherson e retrotreno a ruote interconnesse). Dall’altra, tutte le persone coinvolte nel progetto avvertono la responsabilità e la delicatezza del lavoro che devono svolgere. Del resto, la 128 ha venduto un gran bene non solo in patria ma anche in Europa.

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