Il tocco di matita italiano
La Golf nasce nel 1974, quando la musica si ascolta sui 45 giri in vinile, il televisore è una grossa scatola che trasmette immagini in bianco e nero e un litro di benzina costa circa 200 lire. A disegnare l’erede del Maggiolino (poi Maggiolone) è Giorgetto Giugiaro, che mette in soffitta le forme arrotondate in favore di spigoli e linee rette. La rivoluzione si allarga anche alla meccanica, da tutto dietro a tutto avanti, mentre il raffreddamento del propulsore passa dall’aria al liquido. Nel 1976 nascono due icone all’interno dell’icona: la Golf GTI e la Golf Diesel. 110 cv 181 km/h di velocità massima per la prima; silenziosità che vince persino la diffidenza dei più scettici e, contemporaneamente, consente di risparmiare 2 litri di carburante ogni 100 chilometri rispetto al benzina di pari potenza per la seconda. La Golf piace anche in versione Cabrio, che in 14 anni di commercializzazione totalizza la bellezza di 388.552 esemplari, record mondiale per una scoperta.