Amsterdam si prefigge di diventare una città a zero emissioni; dal 2030 potranno infatti circolare solo veicoli elettrici. Un mercato già evoluto, quello olandese, pronto per una transizione green. A confermarlo i dati: nel 2021 nei Paesi Bassi sono stati venduti 26.000 scooter elettrici, di cilindrata equivalente ai 50cc, contro i 4.138 dell’Italia. E quale scenario migliore per testare Neo’s, il primo scooter elettrico Yamaha pensato per il mercato europeo?
Neo’s. Il nome è lo stesso del cinquantino 2 tempi che lo ha preceduto, anche se molti lo ricorderanno come Ovetto, con marchio MBK. Un mezzo di grande successo e che, a partire dal 1997, ha venduto oltre 600.000 unità. Anche la filosofia è la medesima: un veicolo dalle misure contenute, agile e leggero, indicato per il commuting cittadino. Le linee sono aggraziate, morbide e tondeggianti: il piccolo – equivalente ai modelli da 50cc, si guida quindi con la patente AM, B – a zero emissioni di Casa Yamaha punta a conquistare un ruolo da protagonista nella mobilità urbana. Di spazio nel mercato ce n’è, del resto, dato che la crescita dell’elettrico è da qualche anno esponenziale, sostenuta dalle politiche green delle amministrazioni delle grandi città.
Design unico e telaio ottimizzato
Il look minimalista lo rende trasversale: ideale per un pubblico sia maschile che femminile, per i giovanissimi ma anche per chi cerca un mezzo per recarsi al lavoro o per muoversi con disinvoltura nel traffico. Perfetto per i neofiti, Neo’s ha un aspetto rassicurante e in sella conferma di essere tale. I grandi fari full LED, prima tondi oggi più squadrati, richiamano il musetto del predecessore. Ora a contornarli ci sono due anelli bianchi eleganti e moderni che lo rendono subito identificabile. Le finiture sono curate. Belle le modanature in gomma, che corrono lungo lo scudo e la pedana e proteggono la scocca in caso di caduta o piccoli urti. Il telaio non è lo stesso del predecessore a benzina: è stato ripensato per avere spazi a disposizione da sfruttare, sia nel sottosella, nello specifico per il casco o la seconda batteria, sia per riporre piccoli oggetti, come lo smartphone nel retroscudo, dove si trova anche la presa di corrente per ricaricarlo.
Comfort di guida e motore
La pedana piatta è spaziosa e comoda, la distanza dallo scudo permette una posizione di guida confortevole. La sella alta poco meno di 80 cm consente di toccare terra con facilità, valore aggiunto non da poco se si pensa ai numerosi stop nel corso degli spostamenti cittadini. L’imbottitura è abbastanza confortevole e il passeggero è suo agio. Nonostante la scelta di posizionare la batteria sotto la sella, lo spazio a disposizione è abbastanza ampio; nei 27 litri di capacità infatti c’è posto per un casco jet se è montata una sola batteria mentre si riduce se si aggiunge la seconda – il mio casco, di taglia S, ci stava in ogni caso. Leggero, con i suoi 98 kg, il Neo’s è facile da posizionare sul cavalletto centrale, e da manovrare anche da fermo. Il motore elettrico da 3,5 kW è collocato all’interno della ruota posteriore (lo pneumatico è facilmente sostituibile svitando il cerchio della ruota posteriore), a muoverlo c’è una batteria agli ioni di litio rimovibile con un’autonomia dichiarata di 37 km, che si ricarica con una presa domestica (il caricabatterie è in dotazione) in 8 ore.
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Silenzio, si gira
Andando oltre i dati tecnici, che spesso poco raccontano di uno scooter come questo, c’è lo stupore di salire in sella. Pioggia, freddo e vento forte non invogliavano a girovagare per Amsterdam su due ruote e farci sorridere non era facile. Invece il piccolo Neo’s c’è riuscito. Nonostante la mobilità elettrica non sia più una novità, a noi, che siamo cresciuti con cinquantini due tempi, il silenzio continua a sorprendere. Questa volta più di altre. Il Neo’s è difatti risultato silenziosissimo, tanto che abbiamo dovuto guardare più volte il display per capire se fosse davvero acceso. La seconda sorpresa è arrivata nel girare la manopola del gas. Nessuno strappo. L’accelerazione è stata fluida, costante. Perfetta, sempre. Il traffico intenso non era quello caotico delle nostre strade ma molto più ordinato e silenzioso, dato che i mezzi di trasporto sono per la maggior parte elettrici o a pedali. Spostarsi con il Neo’s è stato piacevole e facile. L’asfalto bagnato e il pavé non lo hanno mai messo in difficoltà. Buona la tenuta delle gomme, come anche la frenata, testata incrociando ciclisti prepotenti e incauti; efficace, sempre modulabile e incisiva. Il quadro strumenti LCD, chiaro ed essenziale, mostra le informazioni indispensabili: ora, velocità, carica della batteria e modalità di guida STD o ECO. La prima offre la potenza massima, la modalità ECO la riduce e limita la velocità a 35 km/h per salvaguardare la carica della batteria.
Yamaha MyRide
Lo scooter dialoga con lo smartphone tramite l’app MyRide di Yamaha, che non solo permette di visualizzare sul quadro chiamate e messaggi in arrivo, ma anche di registrare velocità, accelerazione, stato della batteria, memorizzare il percorso o individuare lo scooter parcheggiato. Questo ci ha permesso di confrontare l’autonomia dichiarata di 37 km con il consumo reale. Detto che le condizioni in cui lo scooter è stato testato erano davvero estreme, vento molto forte e pioggia, noi ne abbiamo effettivamente percorsi 32 senza esaurire del tutto la carica. Complicato trovargli dei difetti. D’altronde l’esperienza di Yamaha si percepisce immediatamente sin dalla cura dei dettagli e delle finiture. Le sospensioni forse sono un pochino rigide ma non tanto da reputarlo un difetto. Insomma, il Neo’s è davvero la scelta furba per muoversi nel traffico delle metropoli.
A giugno nelle concessionarie
Accumunati dai dettagli color Aqua, che sarà la sigla dei veicoli elettrici Yamaha, il Neo’s è proposta in due colori, Milky White e Midnight Black. Già disponibile in pre ordine sarà a giugno nelle concessionarie al prezzo di 3.199 euro. La seconda batteria, venduta separatamente, avrà un costo di circa 1.000 euro, non certo trascurabile.
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