DUCATI MULTISTRADA 950 S
Questo modello non ci doveva essere, perché inizialmente i costi del progetto Multistrada 1200 erano troppo alti per una media cilindrata. Ma a Bologna ce l’ha fatta e la 950, non è un caso, da quando è arrivata è una delle Ducati più vendute. Perché della 1260 conserva look, abitabilità e tecnologia, e aggiunge un ingrediente che le fa fare, secondo noi, il salto di qualità, ossi la ruota da 19″. Con la seconda generazione di Multistrada 950 Ducati ha spinto fortissimo con la dotazione: la versione S della nostra prova, quella più ricca, è realmente al top e non ha nulla da invidiare nemmeno alle maxi enduro più blasonate. Caratteristica unica per il segmento sono le sospensioni semiattive Skyhook, che gestiscono l’assetto in tempo reale. Per lei un motore che è ormai una garanzia e onestamente uno dei più riusciti della serie Testastretta. 950 di nome, 937 centimetri cubi di fatto, è il più potente del lotto con 113 cavalli e 94 Nm di coppia. Sella a 840 mm non regolabile e un serbatoio, montato un po’ in alto per la verità, da 20 litri di capacità.
RIDE
La 950 S (guarda il VIDEO) è fino ad oggi la miglior interpretazione del progetto Multistrada, una moto completa che riesce proprio grazie alla ruota da 19″ a smussare il temperamento fin troppo spigoloso della ciclistica. Ciò non toglie che l’indole stradale emerga in maniera piuttosto netta. Curiosa la Multi, la guidi da sola e capisci di essere in sella a una moto da enduro. Ma quando la provi insieme alle altre scopri che finisce per essere la più stradale di tutte. Mentre con le competitor in questo confronto la sensazione è di essere seduto “sopra” la moto, con la Multi ti senti “dentro”. Con le altre la percezione è di essere sempre un po’ lontano dalla ruota anteriore, con la Multi di essere “sulla” ruota anteriore, oltre che di poter disporre di una ciclistica molto rigida (non parlo di assetto, ma di rigidità strutturale). Il che si traduce in grande feeling e ottime prestazioni stradali.
L’UNICA SEMIATTIVA
La Multi gioca il jolly delle sospensioni SkyHook, che la rendono impermeabile ai trasferimenti di carico in frenata e accelerazione (la moto resta sempre piuttosto “piatta”) e anche la più insensibile del lotto alla presenza del passeggero e/o del carico. Tutto questo si traduce in una guida che resta sempre efficace in qualsiasi situazione di carico. Il punto negativo è che ci si trova ad essere un po’ incassati in sella, che è bassa (ma tra le più comode) e poco distante dalle pedane. I più alti lamentano le gambe troppo piegate. Nulla da dire su controlli e gestione degli stessi, anche se il menù concede forse fin troppi dettagli di approfondimento che all’utilizzatore potrebbero non essere utili. Bene i blocchetti retroilluminati, come del resto l’impianto luci full LED decisamente efficace.
MOTORE CHE PIACE
Il capitolo motore parla di un Testrastretta che funziona molto bene: non è il più elastico dei propulsori, preferisce stare sopra i 3000 giri, ma consente di andare al piccolo trotto senza recalcitrare; oltretutto la cura Euro5 gli ha quasi fatto bene perché è più silenzioso di scarico e aspirazione, e addirittura sembra più brillante. La gestione del gas è ottima a prescindere dalla mappatura utilizzata: mi piace la Sport, decisa ma mai sopra le righe, mentre la nuova Touring è decisamente reattiva. All’atto pratico le borse sono mediamente capienti (in quella sinistra ci sta un casco) e mediamente ingombranti: un buon compromesso. Tra i punti deboli della Multistrada 950 S la maggiore fatica rispetto alle altre per sollevarla dal cavalletto laterale, l’altezza del passeggero rispetto al pilota, un po’ di caldo trasmesso all’interno cosce e la frizione un po’ dura. Eccellente il cambio elettronico.