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In viaggio con BMW F 900 XR

1000 km in due giorni in sella alla nuova crossover BMW. Una sport touring in cui il lato ludico-sportivo sembra avere la meglio su quello turistico. Protezione QB, bella posizione di guida e molta affinità con le strade contorte. Cosa le manca? Forse quel pizzico di prontezza del motore in più

Clack. L’ultimo gancio del cavo elastico che fissa al bagaglio si blocca al gancio sottosella. Pronto a partire. Chi va in moto lo sa, la nostra vita è piena di quei momenti li. Per chi corre, quel momento li è rinchiuso nel lasso di tempo che passa dalla fine del giro di ricognizione allo spegnersi del semaforo. Per chi viaggia, quel momento li è quando hai caricato e ben fissato tutto il tuo bagaglio e sei pronto a partire. Poco importa se il viaggio sia un giro attorno al mondo o un semplice week end. Caricare la moto e partire ha sempre un fascino che nessuno riesce a mettere in discussione.

1000 KM IN DUE GIORNI

In questo caso bagaglio piccolo fissato alla sella (anche perché la “mia” BMW F 900 XR (QUI la prova di Marco Selvetti) non è dotata di borse laterali. Il viaggio è breve, solitario, un paio di giorni a scoprir strade a me sconosciute e un itinerario alternativo alla solita tratta per atterrare in Costa Azzurra. Autostrada poca, quasi niente. Il resto solo curve. Compagna di viaggio la nuova BMW F 900 XR, nuovo progetto di BMW che allarga verso il basso la famiglia delle Adventure Sports come le chiama BMW che ha nella S 1000 XR la sua punta di diamante. Di fatto queste sono le Sport Touring 3.0, probabilmente le migliori moto stradali con cui guidare in modo brillante su strada e poi, una volta caricate, affrontare un viaggio anche impegnativo.

PIÙ SPORT CHE TOURING

Con la F 900 XR la parola Sport ha preso un po’ il sopravvento su quella Touring. BMW ha evidentemente voluto spingere più nella direzione della dinamica di guida, più che sul lato touring puro. Lo capisci guardandola al parcheggio (cupolino basso), poi studiando qualche dato (15,5 litri di serbatoio) e infine guidandola. Poco più di 1.000 km condensati in due giorni mi portano a dire che il lato fun bike è quello che emerge di più sulla BMW F 900 XR. Ho la moto con sella (825 mm) e cupolino standard. Duretta di primo acchito la prima, basso il secondo (quello standard), anche nella posizione più alta (regolabile manualmente). In realtà, con il plexi nella posizione più alta la protezione non è male, ma con questa soluzione la BMW lascia il rider più “scoperto” rispetto alle concorrenti dirette (casco-busto di aria ne prendono).

SELLA DURA MA BEN FATTA

BMW F 900 XR in piegaLa sella, invece, alla lunga la ho apprezzata, l’imbottitura è consistente, vero, ma anche dopo ore passate a guidare non ho notato indolenzimenti di sorta, segno che la conformazione è azzeccata. E tra le cose che mi sono piaciute inserisco anche la triangolazione sella-pedane-manubrio. Che è largo, ben piazzato e ti fa sentire la moto in mano. Con la F 900 XR riesci a giocarci senza problemi. Il risultato di tutto questo è che la F 900 XR è sportivetta, guizzante e a me ha fatto venir voglia più di uscire dall’autostrada per andare a cercar curve che di entrarci per andare a Caponord. Situazione un po’ diversa rispetto, ad esempio, alla sorella maggiore S 1000 XR che è sì una lama divoracurve, ma anche una moto con cui viaggiare in autostrada a medie siderali.

CICLISTICA CENTRATA

BMW F 900 XR La ciclistica mi piace, anche se la forcella non è regolabile, trovo la taratura scelta da BMW funzionale a quello che la moto si propone, non è rigida ma nemmeno troppo flaccida lavora lungo i suoi 170 mm di corsa in modo correttamente controllato. Apprezzo anche l’ESA posteriore che ho preferito sempre in “Dynamic” per guidare tra le curve e in settaggio “Normal” per andare in autostrada, situazione in cui avere il mono un pelo più “rilassato” mi piaceva di più.

BICILINDRICO CON PIÙ CARATTERE

Il motore? Il 900 BMW è un deciso passo avanti rispetto all’ottoemezzo della GS 850. A Monaco devono aver preso appunti e si sono impegnati a cercare personalità (anche sonora) e brio. Così se il twin 850 ci era parso un po’ “sgonfio”, il 900 ha guadagnato in carattere. Più pimpante, nella risposta al gas, più allegro nel prendere i giri, capace di spingere la F 900 XR fino ai 240 indicati consuma anche poco (5.5 l/100km per oltre 200 km prima della riserva).

MANCA IL GUIZZO

Quello che gli manca è forse l’ultimo “guizzo” alla prima apertura del gas, quello che, per dare un riferimento, hanno le sorelle con motore Boxer. Guizzo che solo in parte ti dà la mappatura Dynamic, che ho però innestato dopo cento metri e non ho più tolto perché era quella che mi dava più gusto nella guida (le altre mi sono parse fin troppo morbide). Un motore che fa il suo, asseconda anche la guida brillante e ha nel cambio (dotato di Quickshifter) un po’ contrastato negli innesti (sia in salita sia in discesa) un punto migliorabile. Altro punto su cui lavorare è il freno posteriore che ha a mio parere una corsa fin troppo lunga.

CROSSOVER QUASI NAKEDBMW F 900 XR rossa foto ufficiale fondo bianco

 Dove collocare quindi la F 900 XR? Tra le sport touring senza dubbio, una crossover con una bella ruota da 17 anteriore e la tendenza a solleticare l’attenzione anche di chi magari sta pensando a una naked. Perché anche se vi piacciono le moto senza carena il suo lato sportiveggiante potrebbe farvi cambiare idea.

 

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