Husqvarna FE 250
Bianca ed essenziale, linea che si discosta dalla cugina KTM, eppure sono ovviamente tantissime le convergenze tecniche. Per la stagione 2020 arriva il nuovo telaio che offre una maggiore rigidità torsionale e longitudinale, un aggiornamento delle sospensioni e una riduzione della distanza della sella da terra grazie al nuovo leveraggio. Tantissimi le novità introdotte su tutti i fronti a dimostrazione che il mondo dell’enduro, apparentemente semplice, di fatto non si ferma mai.La nuova FE 250 ha sospensioni completamente regolabili, la forcella WP XPlor da 48 mm ha le regolazioni di compressione e ritorno differenziate, una per stelo per facilitare le modifiche direttamente dalla testa in prossimità della zona manubrio. Magura firma l’impianto frenante con dischi da 260 mm davanti e 220 dietro e anche le pompe di freno e frizione (ovviamente idraulica). Segnaliamo il manubrio Protapers e l’elevato livello di gestione elettronica raggiunto che prevede il traction control con mappe specifiche a seconda del rapporto del cambio inserito per avere sempre il miglior valore di potenza e coppia. Serbatoio da 9 litri, interasse da 1487 mm, peso senza carburante di 105,5 kg, sospensioni da 300 mm di corsa e sella a 950 mm.
RIDE
Onestamente ero molto curioso di provarla anche per cercare di capire le differenze di ciclistica tra Husqvarna e KTM. Impresa non facile in un contesto di viaggio e con condizioni meteo perfette. La dolcezza del motore in basso fa il lavoro sporco, lascia il tempo al tassello di aggrapparsi ad ogni superficie senza scartare di lato. Pur disponendo di due mappe motore e traction control non abbiamo mai scelto la soluzione più conservativa. L’erogazione agli alti non stupisce, piuttosto che tirare il monocilindrico al limitatore conviene sfruttare la scorrevolezza inserendo marce in rapida sequenza. Bella posizione in sella, raccolta moto snella e buon movimento in sella e si può avanzare tantissimo verso il manubrio. Buoni i comandi al manubrio, belle leve e modulabili.