CONCLUSIONI
Alla fine ce l’abbiamo fatta. Dalla città al mare in sella a moto che per natura non amano viaggiare salvo percorrere antiche vie e mulattiere dismesse. Un viaggio così merita tempo e pazienza, bisogna mettere in conto qualche chilometro di raccordo da percorrere sull’asfalto e considerare che alcuni sentieri non sono più agibili e i letti di alcuni fiumi in secca sono estremamente faticosi da attraversare. In questo tutte le quattro protagoniste ci hanno aiutato e si sono comportate bene: chi meglio nel fuoristrada, chi invece faticando un poco di più. Santo l’avviamento elettrico che le ha fatte partire e ripartire anche dopo una caduta sempre al primo colpo. Infine la voce consumi una vera sorpresa dopo aver percorso quasi 500 km in due giorni. Stupiscono di più i 29,3 km/litro di Fantic o i 23,7 di Beta? Nel mezzo KTM a 26,4 km/litro e Husqvarna a 25.Avventura da vivere, magari verso fine aprile quando la vegetazione non è troppo fitta o nei primi giorni di ottobre schivando per un pelo il maltempo autunnale. C’è da mettere in conto qualche fastidio al fondoschiena, del resto le selle strette e dure non sono fatte per starci seduti a lungo e le vibrazioni a fine giornata sfiancano i polsi.