MV AGUSTA BRUTALE 1000 RR
Si è fatta attendere un po’ ma ora è finalmente arrivato il momento di guidare anche la Brutale 1000 RR, l’ultima creatura dell’atelier motociclistico di Schiranna si presenta con una linea veramente pazzesca che evolve il concetto Brutale nato con la prima naked MV 19 anni fa. Ma non è tutto, perché le credenziali di performance sono fuori del comune.
UN MARE DI CAVALLI
La più potente, insieme alla Ducati Streetfighter V4 con i suoi 208 cv, ma anche la più compatta con un interasse supercorto. Il motore è l’ultima evoluzione del quattro cilindri a valvole radiali che resta nei canonici 998 cc. Elemento distintivo della Brutale è la posizione di guida, è l’unica a non utilizzare il classico tubolare di alluminio, ma due semimanubri. Necessari secondo MV per gestire una moto che teoricamente supera i 300 km all’ora. In assoluto è lei la moto più radicale del confronto, qui di compromessi non ne troverete nemmeno uno. Così radicale da far sembrare la Tuono una paciosa turistica. Se, dopo i semimanubri, le montassero anche una carena avremmo già la nuova F4, una sportiva fatta e finita. Ecco questa è un po’ la sintesi della Brutale 1000 RR.
TANTA GRINTA AGLI ALTI
Certo, il motore fa impressione per quanto spinge soprattutto agli alti, però bisogna aspettare quasi 9.000 giri per sentirlo spingere veramente forte e su strada quei regimi praticamente non li raggiungi mai. Ecco perché la Brutale si trova in alcune situazioni un po’ in deficit di coppia rispetto alle concorrenti.
ESTREMA
La posizione di guida è estrema, sicuramente è la meno comoda tra le moto provate, non solo per i semimanubri, ma anche per la conformazione della sella, l’altezza delle pedane, rigidezza delle sospensioni. Certo, se parliamo di percorsi superveloci, questa posizione è anche sensata, ma purtroppo non tutte le strade sono così. La MV va davvero fortissimo, spinge forte e avere un po’ più di carico sull’avantreno è utile soprattutto in autostrada. Potrà sembrare forse un controsenso perché la Brutale tra le nude è una delle più nude, ma la posizione proiettata in avanti sui semimanubri aiuta un po’ a reggere velocità superiori. Se il confronto si fosse spostato in pista credo che la MV avrebbe potuto essere una delle protagoniste, se non la protagonista assoluta.
ASSETTO RIGIDO
Non mi ha convinto l’assetto, credo che in MV abbiano sviluppato la moto su asfalti molto lisci, ma dove c’è un po’ di sconnesso, dove c’è un po’ di “brutto”, l’assetto di serie è veramente molto, molto rigido. Lavorando sulle Ohlins siamo tornati indietro alleggerendo l’idraulica sia di forcella sia di ammortizzatore di 4-5 step, per arrivare ad avere una moto che copiasse un po’ meglio e rendesse la vita a bordo un po’ più semplice e c’è da dire che sull’appennino siamo stati anche fortunati perché abbiamo trovato strade veramente ben asfaltate. Un peccato, quindi, che l’ottimo lavoro che i tecnici hanno svolto sulla Brutale possa essere penalizzato dalla scelta di un assetto fin troppo estremo e radicale.
CORTA MA STABILE
Ai tecnici MV Agusta va comunque dato atto di aver saputo regalare una stabilità insospettabile a una moto che ha una potenza esorbitante e una ciclistica ultra compatta, la più compatta del lotto, quasi da 600. Look a parte, anche la strumentazione conquista il punteggio pieno per dimensioni completezza di informazioni e leggibilità. A livello di estetica la Brutale è pazzesca. Appena la parcheggi attorno a lei si forma subito un capannello di persone che si perde nei suoi dettagli. Mi è piaciuta in compenso la gestione del gas. Il motore è molto morbido, ben gestito dall’elettronica ai bassi e medi regimi, e la coppia spostata in alto, di conseguenza la risposta morbida facilita l’utilizzo della moto anche sui percorsi lenti, dove però la Brutale RR richiede di essere guidata molto con il corpo, proprio come una sportiva. Ecco perché alla fine a fine giornata è quella con cui arrivi a casa più stanco.
La MV Agusta Brutale 1000 RR ai punti
PUNTEGGIO TOTALE | 2601 PUNTI |
PUNTEGGIO DOTAZIONE | 24 PUNTI |
CONSUMO MEDIO RILEVATO | 14,3 km/litro |