1000 km con Honda CR-V https://www.youtube.com/watch?v=yTnUCEb6L0E Ci sono tantissime cose da dire e da spiegare, in merito alla CR-V Hybrid, ma prima di tutto vorrei condividere la sensazione di spaziosità e di luminosità totale. Una cosa più unica che rara, ormai, in un mondo di auto – SUV compresi – che ammiccano alle sportive, se non addirittura alle coupé. Con il risultato, quasi paradossale, che pur a diversi centimetri di altezza dall’asfalto, ci si sente “costretti”. Nulla di tutto ciò con la CR-V. Ed è una bella sensazione, per chi guida ma anche soprattutto per chi viaggia come passeggero. Ecco perché.
IL SUV PIU’ VENDUTO AL MONDO
Prima, però, un piccolo “ripasso” di storia. In Italia non ne abbiamo piena percezione, ma CR-V è stato per lungo tempo il SUV più venduto al mondo. Tuttora – primi 6 mesi del 2019 – occupa la seconda posizione della classifica. I suoi punti di forza, da sempre, sono lo spazio interno (a proposito, volendo si possono avere i 7 posti), la tecnologia, l’affidabilità e il comfort. La quinta generazione, questa, merita un focus proprio sull’hi-tech. Sull’ibrido per la precisione.
IBRIDO SPECIALE
Un ibrido diverso dagli “altri” ibridi e da quanto conosciamo. Tanto per cominciare, tutto si basa su un 2.0 a benzina a ciclo Atkinson da 145 cavalli e 175 Nm e su un elettrico da 184 CV. Quest’ultimo dà anche il valore totale di potenza massima dell’auto, in virtù proprio dello schema meccanico molto particolare. In pratica, sulla CR-V hybrid, fino a circa 80/90 km/h le ruote sono collegate al solo motore elettrico, con il benzina che funge da generatore e lavora a regime costante (come sulle ibride range extended). Oltre tale soglia, grazie all’intervento di una frizione, il 2.0 subentra all’elettrico fornendo la spinta per il movimento e, ancora una volta, l’energia a un generatore per la ricarica della batteria.250 km500