AFRICA TWIN 1100
Cupolino che spunta appena oltre la strumentazione, pneumatici tassellati Continental TKC 80, cerchi neri e codino rubato al mondo del cross: conquistati! Potremmo dire che Honda ha giocato “sporco” e chi ama la guida off road non può restare indifferente al fascino estetico della nuova Honda Africa Twin 1100. Tutte le novità introdotte sulle Adventure Sports sono state riportate qui tranne la forcella da 45 mm della Showa, regolabile manualmente, e la sella su un piano unico.
PIÙ EFFICACE
Cinque chili in meno, il serbatoio da 18,8 litri, posizione meglio ritagliata per la guida in piedi lontano dall’asfalto. Lo spazio tra sella e attacco del serbatoio è più snello, vincente nella guida in piedi perché puoi spingere sulle pedane e stringere forte i fianchi della moto. E’ bene ricordarsi che comunque tra curve lente e soprattutto sul terreno smosso danzano sempre 226 kg e che è il caso di trattare con il dovuto riguardo perché è facile farsi prendere dalle endorfine che scatena la guida e il motore non appena si guida sfruttando coppia e cavalli di terza marcia fuori dalle curve.
TERRA DI MEZZO
In questi anni l’Africa Twin ha sempre definito il punto di confine tra le medie enduro di 800 centimetri cubi e le 1200. La domanda che in molti si staranno facendo è chiara: l’aumento di cilindrata ha ridotto il gap con le maxi? A mio avviso l’endurona giapponese continua a vivere di vita propria: non ha ancora le prestazioni per avvicinarsi alle maxi da oltre 1.200 centimetri cubi, ma compensa questo gap con una buona guida e un pacchetto tecnologico di serie tra i più completi.