DRIVE
Il valzer impazzito della lancetta all’interno del quadrante del contagiri non rende perfettamente l’idea di quello che può fare il flat-six di questa 992 Carrera S: i due turbo – ampiamente rivisti – soffiano con forza dai 2.000 ai circa 7.000 giri, con un sound – la “mia” vettura in prova aveva lo scarico sportivo – che si avvicina a quello di un motore aspirato. Si avvicina, sì, perché in realtà pur avendo una bella timbrica questa versione del 6 cilindri Porsche non può rivaleggiare, secondo me, con le vecchie unità non sovralimentate. In ogni caso, a far tornare il sorriso pensano le prestazioni dichiarate: la Carrera S raggiunge i 308 km/h, mentre la 4S di ferma a quota 306. Entrambe, comunque agguantano i 100 km/h in poco meno di 4 secondi.
LA MAGIA DEL DOPPIA FRIZIONE
Gran parte del merito prestazionale va al cambio PDK, che qui ha letteralmente una marcia in più, con 8 rapporti controllabili divinamente con i paddle dietro al volante. Fra l’altro, funziona benissimo anche in modalità automatica. Peccato solo per quella levetta sul tunnel, un po’ piccola e dall’estetica discutibile. Per questo, osservando la strana protuberanza, a qualcuno potrebbe venir voglia di un bel cambio manuale. Che arriverà, questo è certo, ma ancora non si sa esattamente quando e sotto quale precisa… forma.
WET MODE
Rimanendo in zona, da segnalare la pulsantiera fisica appena sotto il touchscreen, con il tasto che permette di regolare la risposta delle sospensioni attive PDCC, se presenti, e la nuova modalità Wet, che affianca Normal, Individual, Sport e Sport Plus. Quando è inserita, i sistemi elettronici, la risposta del cambio e quella dell’acceleratore diventano così morbidi e “attenti” che, anche guidando come scriteriati, la coda non riuscirà mai a superare il muso, grazie ai sapienti interventi dei sistemi di sicurezza.
GUIDA PURA
Da sempre, la 911 è famosa per offrire una risposta accurata dello sterzo e una frenata da riferimento. E indovinate un po’? Sono tutte qualità che si ritrovano, intatte, anche sulla 992. La (inevitabile e ormai quasi digerita) dipartita del servo idraulico ha portato una risposta un filo meno tattile, va bene, ma se tutti i servosterzi elettromeccanici fossero così ci farei la firma: oltre ad essere più diretto rispetto a prima – specie se scegliete le 4 ruote sterzanti, di serie solo sulla 4S – il comando della 992 ha il giusto peso e la giusta progressività. Passando ai freni, il diametro dei dischi uguale sia davanti sia dietro – 350 mm – garantisce potenza e modulabilità da riferimento, oltre ad una ineccepibile resistenza alla fatica. Sia che vi facciate bastare i dischi in ghisa di serie sia che scegliate quelli in materiale carboceramico, optional a 9.126 euro, dalla risposta ancora più pronta e corsaiola.
AUMENTI DOVUTI
Se il peso, cresciuto di circa 50 kg rispetto a prima, vi fa storcere il naso, non c’è da preoccuparsi troppo: su strada, è davvero difficile accorgersi della differenza. Sulla bilancia (a vuoto) la 911 Carrera S 992 fa segnare 1.515 kg, dovuti soprattutto al largo uso della tecnologia (per la sicurezza e non solo) e alla presenza di accorgimenti per limitare l’inquinamento – uno su tutti il filtro antiparticolato, necessario per rientrare nei limiti dell’Euro 6dTemp. Ciò detto, sulle strade più tortuose si avvertono i cascami della trazione integrale sulla 4S, che ha sì più motricità ma paga un filo di maneggevolezza rispetto alla S (fra le due “ballano” 50 kg). Piccolezze, comunque, perché con entrambe si può andare velocissimi con una naturalezza che fa davvero spavento.
ADATTABILE COME NESSUN’ALTRA
Sia come sia, quello che stupisce è il modo in cui questa 992 coniuga prestazioni elevatissime, specie in Sport e Sport Plus, con un comfort e una facilità di guida più che accettabile quando non si vuole viaggiare a ritmi da prova speciale e si seleziona la modalità Normal. Difetti? Uno su tutti: il prezzo, pericolosamente elevato. Perché per mettersi in garage una Porsche 911 Carrera S ci vogliono almeno 124.000 euro, che salgono a 132.000 per la 4S. Optional (piuttosto costosi e doverosi) esclusi. In cambio avrete un’auto che vi può accompagnare sia quotidianamente, con un certo comfort, sia nelle scorribande più veloci, persino in pista. Come sempre, dal 1963.