fbpx

Suzuki Katana A volte ritornano

Sono passati 38 anni da quando la GSX1100S Katana fece sobbalzare i motociclisti, dividendoli con le sue linee oltraggiose.

LIVE

Avevo diciassette anni quando Suzuki stupì tutti con le linee futuristiche di quella che è considerata la prima, vera, Katana. Si chiamava GSX1100S, era basata su motore e telaio della GSX1100E del ’79 e, nonostante le sue prestazioni mettessero tutti d’accordo (231,5 km/h e 0-400 m in 11,2″), fu il suo vestito sopra le righe a dividere. Fra le due contrapposte fazioni io appartenevo ovviamente ai “Katanisti”: non era bella, ma sconvolgente e io ho sempre apprezzato chi osa e canta fuori dal coro, soprattutto se il risultato ha spessore.

KATANA, SPADA E MATITA

Se il progetto della prima Katana fu affidato allo studio tedesco Target Design e a disegnarla fu Hans Arthur Muth, la matita da cui è nata quella di oggi è italiana e a tenerla fra le dita è Rodolfo Frascoli.

Già cinque anni fa, nella sua testa, ronzava questa idea: “Dopo il revival delle moto Anni 60 stavano arrivando, in progressione quelle degli Anni 70 e 80. Ho capito che era il momento giusto per proporla. In più ho sempre pensato che il nome Katana fosse un brand molto potente, che avrebbe potuto funzionare benissimo di questi tempi“.

Articoli correlati
Prova Honda X-ADV 750 my 2025
Ducati Hypermotard 698 Mono
Lamborghini Huracan Sterrato, così improbabile, così irresistibile
A Capo Nord con Volkswagen California
Hyundai Ioniq 9: stile inedito e fino a 7 posti per il nuovo SUV elettrico
KTM 790 Adventure, il 2025 è arrivato
Prova BMW M5 G90 - Gioco di prestigio