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Suzuki Swift Sport, divertirsi con poco – La prova

Arriva l’ibrido, cala la potenza, ma non il divertimento. L’abbiamo verificato su strada e in pista

Su strada, un po’ di potenza in più non avrebbe guastato

Un vantaggio il kartodromo te lo dà, a essere sinceri: se non hai un motore esplosivo, si nota poco. Ed è esattamente ciò che è successo con la Swift Sport. Una volta su strada, però, soprattutto quando si deve affrontare qualche salita, non è raro avvertire la voglia di qualche cv in più di potenza. Sia chiaro: la Swift Sport è tutto tranne che un’auto lenta e impacciata, però “così tanto” telaio si sarebbe ben accordato con una manciata di cv in più; diciamo almeno 20. Quanto all’apporto del motore elettrico del modulo ibrido, onestamente è difficile capire quanta della prontezza della Swift Sport ai bassi regimi dipenda proprio dai Nm aggiuntivi forniti dall’elettrico e quanto dall’elasticità del 4 cilindri sovralimentato giapponese. Di sicuro, la fluidità è la dote migliore di questo propulsore, che da 2.000 a 5.000 dà il meglio di sé; accompagnato da un cambio che avrei preferito avesse una corsa più corta, ma di sicuro preciso e privo di impuntamenti.

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