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Prova Triumph Rocket 3 L’esagerata

Impressionante, imponente, strapotente. La Rocket 3 non solo piazza più di un record ma sorprende con una guida davvero di alto livello. Completissima, dotatissima è una moto unica nel suo genere. E le finiture sono da vera ammiraglia

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Esagerata ancor più della capostipite. La nuova Triumph Rocket 3 riesce una volta ancora a sorprendere e lo fa con argomenti inconfutabili: un motore tre cilindri da 2,5 litri e una coppia assurda di 221 Nm a 4.000 giri. Con numeri simili, i cavalli (comunque 167…) passano quasi in secondo piano. È offerta in versione Roadster e Gran Turismo e per lei Triumph promette un piacere di guida fuori dal comune, con prestazioni esaltanti e una maneggevolezza inaspettata.Non vediamo l’ora di provarla.

CONFERME

Con la presentazione, a maggio, della Rocket 3 TFC molta della suspense su come sarebbe stata la nuova Rocket 3 era svanita. Escludendo, infatti, alcune sovrastrutture e finiture da special, era evidente che motore e ciclistica sarebbero state le stesse: ecco dunque il tre cilindri longitudinale da 2.458 cc (nessun altro motore di grande serie è tanto grosso) capace di 167 cv a 6.000 giri e, soprattutto, 221 Nm di coppia a 4.000 giri. Ad abbracciarlo, un telaio in alluminio dal disegno inedito, cui si collega un monobraccio, anch’esso in lega leggera. Fra motore, telaio, cerchi, scarichi e sovrastrutture, la nuova Rocket 3 pesa ben 40 kg meno della precedente.

CICLISTICA SUPER

Se il reparto sospensioni è di una eccellenza scontata (per Triumph), con Showa che fornisce sia la forcella (USD a cartuccia, con steli da 47, completamente regolabile) così come il mono piggyback (anch’esso regolabile nel precarico e nell’idraulica, da remoto) montato in posizione laterale. I freni fanno scintillare gli occhi, in particolare il doppio disco anteriore con pinze Brembo M4.30 Stylema, monoblocco ad attacco radiale.Originale la scelta della dimensione delle ruote: 17″ davanti e 16″ dietro, entrambe con cerchi in lega a 20 razze e pneumatici Avon Cobra Chrome (il posteriore da 240 mm) espressamente sviluppati per la Rocket 3.

TECNOLOGICA E RAFFINATA

Con una scheda tecnica di tale spessore, la tecnologia e l’elettronica che aiutano a gestirla per aumentare il piacere di guida e la sicurezza non potevano che essere all’altezza. A partire dalla strumentazione TFT di seconda generazione, a colori. I sistemi di assistenza alla guida ci sono tutti: Optimised Cornering ABS & Traction Control con relativa IMU, quattro riding mode (Road, Rain, Sport e Personalizzato), fari a LED con DRL, Hill Hold control, cruise control, accensione keyless, manopole riscaldabili, presa USB sotto la sella. Tecnologico e raffinato è anche l’impianto di scarico, idroformato e sagomato per ottimizzare il flusso dei gas, così scenografico che potrebbe essere incorniciato e appeso a un muro.

DUE VERSIONI

Si chiameranno R e GT le sorelle Rocket 3. Identiche nella scheda tecnica e nelle prestazioni, si differenziano per alcuni particolari che ne caratterizzano l’impostazione di guida, oltre che per le colorazioni (rossa o nera la prima, grigio/argento o nera la seconda) e le finiture dei cerchi.La R è una Roadster pura, la GT più Touring, con manubrio arretrato, flyscreen più protettivo, sella guidatore e sellino passeggero più comode e scavate (773 mm l’altezza da terra per la R, 750 mm per la GT) e dotata di schienalino minimal, regolabile in altezza. Entrambe possono essere facilmente convertite in configurazione “solo”, grazie a un accessorio opzionale.

Per ottimizzare il comfort e l’ergonomia, tutte e due offrono una serie di micro regolazioni: i comandi a pedale della Rocket 3 R possono essere spostati verticalmente (0 mm / -15 mm), mentre quelli della Rocket 3 GT, che sono montati in posizione avanzata, hanno invece tre ulteriori possibili spostamenti orizzontali (-25 mm / 0 mm / +25 mm).Comuni a entrambe le versioni ci sono un catalogo di oltre 50 accessori dedicati, fra cui il Triumph Shift Assist, una sorta di quick shift up&down, il sistema di controllo integrato per GoPro, un sistema di navigazione con tecnologia Google, che interagisce con l’app MyTriumph, l’integrazione Bluetooth completa per lo smartphone e il Tyre Pressure Monitoring System.

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