Le Fiat più strane e geniali, 7 + 1 auto con un design fuori dal comune

Nella sua storia Fiat ha saputo innovare con modelli a volte controversi, ma sempre in grado di attirare l’attenzione e alzare l’asticella. Ecco alcune della auto più insolite della Casa torinese

Dici Fiat e automaticamente ti vengono in mente auto come la 500 o la Panda, ma nella lunga storia del Marchio torinese ci sono modelli con un design fuori dagli schemi e soluzioni originali, spesso in anticipo sui tempi. Tra le Fiat più strane e insolite prodotte in serie ci sono vetture che hanno avuto successo e altre meno, ma sempre capaci di lasciare il segno. Dalla geniale Fiat 600 Multipla degli anni ’50 alla controversa Multipla del 1998: queste auto rappresentano il lato più creativo e inconsueto della produzione Fiat. Oggi le cose vanno in modo differente, le auto sono più standard e simili tra loro, ma ci sono buone speranze di riscatto. Un esempio? Beh la Fiat Grande Panda non si può certo dire che sia un’auto come tutte le altre…

Fiat 600 Multipla (1956) – La prima monovolume

Le Fiat più strane - Fiat 600 Multipla 1956

Forse è un po’ vecchiotta, ma la 600 Multipla è tra la Fiat più strane e innovative di sempre: di fatto la prima monovolume in Europa, quando ancora non si sapeva cosa fosse una monovolume. Derivata dalla Fiat 600, era lunga appena 3,5 metri ma poteva ospitare fino a sei persone. Niente cofano e abitacolo tutto avanzato, con il parabrezza quasi verticale e le ruote anteriori spinte in avanti. La linea del tetto si estendeva senza soluzione di continuità fino alla parte posteriore, creando un volume unico. Questo design innovativo, funzionale più che estetico, era perfetto per chi aveva necessità di spazio con dimensioni esterne contenute. Non a caso riscosse un buon successo come taxi.

Fiat 850T Familiare (1964) – Il mini van per tutti

Le Fiat più strane - Fiat 850T Familiare

La 850T Familiare si può considerare l’antenata dei van attuali, e guardandola è una delle Fiat più strane di sempre. Basata sulla meccanica della 850 berlina, ne reinterpretava le forme con una carrozzeria completamente diversa. Alta, squadrata, con il parabrezza verticale e i finestrini ampi aveva un profilo da furgoncino compatto. Il motore era posteriore e l’abitacolo sorprendentemente spazioso in rapporto alle dimensioni esterne: poteva ospitare fino a sette persone. Ebbe un buon successo come veicolo commerciale ed era anche in dotazione alle Forze dell’Ordine.

Fiat 128 Coupé (1971) – La quasi coupé con il portellone

Le Fiat più strane - Fiat 128 Sport Coupé 3P

Quando Fiat decise di rendere speciale e sportiva la 128 berlina, nacque la 128 Coupé: un’auto che voleva essere grintosa, ma restava pur sempre una Fiat anni ’70. Con il suo design spigoloso e il portellone della versione 3P, sembrava dire: “non sono una semplice utilitaria… sono quasi una coupé!”. Non era né bella né brutta, ma stranamente affascinante. Oggi è ricordata con affetto (e un po’ di perplessità) tra le Fiat più strane mai prodotte in serie. Un piccolo cult tra gli appassionati.

Fiat X1/9 (1972) – La piccola supercar targa

Le Fiat più strane - Fiat X1/9

La X1/9 è stata una delle Fiat più strane e originali di sempre. Si discostava in modo netto dal resto della produzione. Disegnata da Marcello Gandini per Bertone, bassa e con linee tese e geometriche, sembrava più una concept car che un’auto di serie. Tra i suoi tratti distintivi il design a cuneo, che ritroviamo in altri modelli celebri firmati da Gandini (Lancia Stratos, Lamborghini Miura), con fari a scomparsa e il tetto rigido rimovibile da targa sportiva. Una piccola supercar a trazione posteriore con motore in posizione centrale, una soluzione raffinata da vera auto da corsa.

Fiat Ritmo (1978) – L’auto arrivata dal futuro

Le Fiat più strane - Fiat Ritmo

Tra le Fiat più strane prodotte, la Ritmo fu una scelta coraggiosa. Lanciata nel 1978, la Ritmo prima serie è uno dei modelli più originali mai prodotti dal Marchio torinese; la seconda serie del 1982, invece, divenne molto più razionale. Con il suo design squadrato, caratterizzato da paraurti in plastica, fari tondi incassati e maniglie in plastica integrate, la Ritmo prima maniera sembrava arrivare dal futuro. Era pensata per un pubblico giovane e dinamico. Con l’intenzione di mettere la Golf GTI nel mirino, Fiat pensò anche alla pepatissima Ritmo Abarth.

Fiat Panda (1980) – Essenziale e incredibilmente funzionale

Le Fiat più strane - Fiat Panda 1980

La Panda è tra le auto più amate di sempre, ma ai suoi tempi era anche una delle Fiat più strane nel senso migliore: un’auto essenziale, rivoluzionaria e incredibilmente funzionale, con la quale la Casa di Torino dimostrò ancora una volta di poter dire la sua per genialità e semplicità. Nata nel 1980 da un progetto firmato Giorgetto Giugiaro, sembrava una scatola su ruote: linee dritte, interni spartani e soluzioni fuori dal comune come i sedili trasformabili in letto. Nelle serie successive è poi diventata meno strana, ma sempre unica. Economica e versatile, la Panda è l’eroina della mobilità popolare, ma ha saputo ritagliarsi anche un ruolo avventuroso con la mitica versione 4×4.

Fiat Multipla (1998) – Come lei nessuna

Le Fiat più strane - Fiat Multipla

Ecco un modello nell’olimpo delle Fiat più strane di sempre, ma anche tra le più geniali auto mai prodotte in serie. La Fiat Multipla, naturale erede della 600 Multipla, con il suo design fuori dagli schemi, lo strano muso, i fari sdoppiati e la linea goffa e tozza, è considerata anche una delle auto più brutte. Eppure poteva vantare soluzioni originali, tra cui l’abitacolo con 6 posti veri su due file di sedili, gli interni modulari e una grande abitabilità, tutto in 4 metri circa di lunghezza. La Multipla è il simbolo di come Fiat abbia saputo osare, creando una delle auto più originali e funzionali del suo tempo.

Fiat Grande Panda (2025) – Fiat osa ancora…

Le Fiat più strane - Fiat Grande Panda

In un periodo in cui le Case automobilistiche guardano al passato per le nuove auto … ecco la Grande Panda. Una delle Fiat più strane? Una piccola provocazione, ma secondo noi ci può stare. Questa city car dalle dimensioni maggiorate rompe con le linee tondeggianti, sfoggiando un design squadrato. I richiami alla Panda 4×4 degli anni ’80 si mescolano a elementi hi-tech e all’anima da urban crossover. Con la Grande Panda Fiat osa ancora, anche nell’era Stellantis, confermando la volontà di continuare a proporre modelli originali e fuori dagli schemi.

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