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Mazda CX-5 Skyactiv-D, il bello del Diesel

Ecco come va la versione 2022 del SUV medio di Casa Mazda, con motore a gasolio 2.2 da 150 CV

Mazda CX-5 2.2 turbodiesel 150 CV, quattro ruote motrici e cambio automatico. Turbodiesel, Diesel. Ormai produce uno strano effetto solo a nominarlo, il motore a gasolio. Si ha quasi paura di incappare in un benpensante (e mal informato) funzionario di qualche città italiana che al Diesel ha dichiarato guerra totale. No, ok, sto esagerando, nessuna paura. È innegabile però che i nuovi modelli stiano gradualmente abbandonando il motore ad accensione spontanea ed è una triste realtà. Triste non perché siamo dei fan a prescindere di una tecnologia o di un’altra bensì perché, per prima cosa, stiamo parlando del motore endotermico più efficiente che ci sia, quindi quello capace di emettere meno CO2, a parità di prestazioni e di auto su cui viene montato. Non solo: con l’Euro 6d sono stati abbassati drasticamente – fino a portarli ai livelli dei propulsori a benzina – anche i livelli degli altri inquinanti, come il NOx e il particolato.

Una scelta ancora valida

Premessa: se abitate a Milano, a Roma o in qualche altra città che come prima misura contro l’inquinamento ferma i Diesel, anche i più moderni, state alla larga da auto con questo tipo di motore. Diversamente, prendetele in seria considerazione, compresa appunto la Mazda CX-5 Skyactiv-D, qui con trazione integrale e cambio automatico. A proposito, scendiamo più nel dettaglio: se il cambio automatico è l’unica opzione possibile (chi comprerebbe, nel 2022, un’auto di questo livello con il cambio manuale?), il 4X4 lo valuterei molto bene.

Si tratta di 2.300 euro in più, rispetto alla versione a trazione anteriore, che si portano dietro anche 63 kg di peso in più e un consumo medio che sale da 5,6 a 6,3 l/100 km. Il tutto, per qualcosa che serve davvero solo se dovete affrontare salite molto ripide e quasi ghiacciate; in tutti gli altri casi, come vi abbiamo detto più volte su Red, un buon treno di pneumatici invernali risolve qualsiasi problema.

Buone percorrenze, non eccezionali

Avete letto poco sopra dei consumi dichiarati, 6,3 l/100 km in media. Nel nostro #thehundREDchallenge il tradizionale test consumi su un ciclo di 100 km, la Mazda CX-5 Skyactive-D AWD ha fatto invece registrare, da pieno a pieno, 6,9 litri per 100 km. Una percorrenza non eccezionale, in senso assoluto, ma comunque proporzionata alle dimensioni della vettura (4,58 metri di lunghezza e soprattutto 1,85 di larghezza e 1,69 di altezza) e al suo peso, pari a 1.750 kg; senza dimenticare i già citati cambio automatico e trazione integrale.

È sempre un piacere stare a bordo

Come su tutte le Mazda, da ormai qualche anno a questa parte, anche sulla CX-5 si respira un’aria di ben fatto. Materiali, finiture, assemblaggio: tutto dà l’impressione di essere stato curato, progettato per durare. Esemplare inoltre la disposizione dei comandi principali, in virtù anche delle ampie regolazioni, che consentono a tutti di ritagliarsi una posizione di guida su misura. Ciò che invece non convince del tutto è la totale assenza di touchscreen. Premesso che non sono io un fan delle auto completamente prive di tasti e/o manopole fisiche, la CX-5 “esagera” dall’altra parte. Gestire il sistema di infotainment esclusivamente con la rotella e i tasti posti sul tunnel centrale è un filo macchinoso. test mazda_cx-5_skyactiv-d

Spazio alla famiglia

Vi ho parlato tanto della parte anteriore dell’abitacolo ma di un’auto per la famiglia interessa – e molto – anche come si viaggia dietro. Beh, difficile chiedere di più di quanto sappia offrire la Mazda CX-5. Se si accetta qualche piccolo compromesso a livello delle spalle, e a patto di non essere culturisti, sul sedile posteriore si sta bene anche in tre. Magari non per viaggi lunghissimi ma per trasferimenti a medio-lungo raggio sì.  A prova di famiglia il bagagliaio, che grazie ai suoi 550 litri di capacità in configurazione 5 posti è grande abbastanza per una vacanza in 4, cinque se non si esagera con i bagagli.

Piacere di guida e comfort

Un SUV turbodiesel dev’essere prima di tutto sicuro e comodo. Trattandosi però di una Mazda, per quanto SUV, un minimo di coinvolgimento alla guida ce lo si aspetta e la CX-5 non delude. Tra gli Sport Utility del suo segmento è senza dubbio tra i più piacevoli da guidare tra le curve; l’assetto non è troppo rigido però riesce a contenere a dovere il rollio e a evitare movimenti eccessivi della scocca nei cambi di direzione. Una messa a punto ben “accordata” a quella dello sterzo, che non è fulmineo però non richiedere troppi movimenti di mani sul volante. prova mazda_cx-5_DieselCapitolo comfort: le sospensioni assorbono molto bene ogni genere di asperità, dalla città all’autostrada; solo l’insonorizzazione non è al top. Al di là di qualche fruscio che ovviamente è superiore rispetto a quello di una berlina o di una SW (per via della maggiore altezza da terra), a filtrare un po’ troppo nell’abitacolo sono il rumore delle gomme e quello del motore. Nel primo caso, il fenomeno si verifica al di sopra dei 110 km/h, nel secondo solo in ripresa, quando per esempio ci si porta da 100 a 130 km/h. Sia chiaro comunque che la Mazda CX-5 rimane un’auto confortevole; solo, alcune concorrenti fanno leggermente meglio in questo ambito. Ineccepibile infine il funzionamento dei sistemi di assistenza alla guida.

I prezzi e la dotazione

La CX-5 di questa prova, quindi automatica, quattro ruote motrici e in allestimento Homura, costa 47.600 euro, comprensivi però di cerchi in lega neri da 19 pollici, monitor 360°, fari full led adattivi a matrice, sistema Con­nect con dis­play TFT 10.25” a co­lori, na­viga­to­re sa­telli­ta­re, Head Up Di­s­play, Apple Car­play e And­roid Auto. Di serie ci sono anche il cruise control adattivo, il sistema di riconoscimento dei segnali stradali e tanto altro. mazda_cx-5_skyactiv-d test

Dovete aggiungere 950 euro se la CX-5 vi piace proprio di questo grigio; 1150 euro invece per il pacchetto Homura Plus, comprensivo di rivestimento sedili in pelle, sedili anteriori regolabili elettricamente e dotati di sistema ventilazione, memorie per regolazione sedile guidatore e Head Up Display e sedili posteriori riscaldabili elettricamente.

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