
Ferrari J50: a me gli occhi
Prodotta in solo dieci esemplari, celebra i 50 anni della Ferrari in Giappone. Derivata dalla 488 Spider, beneficia di un’estetica mozzafiato e vede il V8 3.9 biturbo benzina erogare 690 cv anziché i 670 cv originari.

Prodotta in solo dieci esemplari, celebra i 50 anni della Ferrari in Giappone. Derivata dalla 488 Spider, beneficia di un’estetica mozzafiato e vede il V8 3.9 biturbo benzina erogare 690 cv anziché i 670 cv originari.

La muscle car americana adotta le 4WD di derivazione Dodge Charger in abbinamento a un V6 3.6 a benzina da 305 cv. Confermati il design e il cambio automatico a 8 marce, mentre le indiscrezioni parlano di una futura Challenger SRT Hellcat da 750 cv.
Il più grande costruttore al mondo amplia i propri orizzonti: alle vetture ibride e a idrogeno affiancherà nuovi veicoli elettrici. Il primo modello, atteso al debutto nel 2020, sarà una SUV in grado di percorrere almeno 300 km a ogni ricarica.

La coupé 2+2 tedesca cresce nelle dimensioni e in abitabilità. L’abitacolo, l’entertainment e le dotazioni di sicurezza derivano dalla Classe E berlina e sono al top della categoria. Gamma motori con potenze da 184 a 333 cv.

La concept svizzera, elettrica e a guida autonoma, ridefinisce il concetto di utilitaria. Ospita un vero e proprio giardino in abitacolo ed è configurabile ora come ufficio, ora come salotto, ora come veicolo per il car sharing. Non manca il maggiordomo virtuale.

La versione sportiva della berlina e wagon spagnola adotta il motore più potente della storia Seat, vale a dire il 2.0 TSI da 300 cv e 380 Nm di coppia. La versione famigliare ST è disponibile anche a trazione integrale.

Debutta la versione più spinta della granturismo britannica, prossima a essere sostituita da un nuovo modello. Il V12 5.9 arriva a erogare 600 cv, l’aerodinamica viene affinata e la trasmissione automatica a 8 rapporti garantisce cambiate più veloci.
La Casa nipponica presenterà a breve un inedito 4 cilindri 2.5 a benzina destinato all’ibridazione e due cambi automatici a 8 e 10 rapporti del tipo mediante convertitore di coppia. Aumenta l’efficienza, si riducono consumi ed emissioni.

Dopo aver portato al debutto il primo powertrain ibrido plug-in di FCA, la monovolume americana, erede della storica Voyager, sarà la prima elettrica del Gruppo italo-americano. Potrebbe essere dotata della guida autonoma sviluppata con Google.

La nuova protagonista del monomarca Ferrari adotta il medesimo V8 3.9 biturbo da 670 cv della 488 GTB, dalla quale deriva, adattato nell’erogazione. Ai rapporti ravvicinati del cambio si accompagna un’aerodinamica profondamente rivista in ottica racing.