Peugeot 208 contro Renault Clio, il derby francese fra le due nuove piccole ha acceso i riflettori sulle auto “per tutti” al Salone di Ginevra. E visto che, storicamente, l’Italia è un Paese da “segmento B”, proviamo a mettere a confronto – per ora solo virtuale – le due piccoline d’oltralpe. Nell’attesa del loro debutto ufficiale in concessionaria, previsto per l’autunno 2019.
LO STILE
Gli animi si scaldano già sull’estetica. Perché se la nuova Peugeot 208 prende seriamente e largamente le distanze dal modello precedente, la Clio si “siede” sugli allori con tratti stilistici aggiornati sì, ma non stravolti dal chief designer Laurens van den Acker. Una ricetta giusta, va da sé, non c’è: qui a vincere è il personalissimo parere di ognuno. Che si lascerà sedurre dal nuovo della 208 o dal tangibile miglioramento della Clio.Dal canto suo, la Peugeot punta a stuzzicare i Millennials (e non solo) con artigli luminosi a LED che affondano nel paraurti anteriore e un posteriore che, con la sua fascia nera, ammicca agli Anni ’80 mentre la Clio s’ispira smaccatamente alla sorellona Mégane, riprendendone alcuni tratti salienti, come i tipici fari a C.
GLI INTERNI
Forse il passo in avanti più lungo per entrambe, perché sia 208 sia Clio crescono da questo punto di vista. Ciascuna a suo modo. I tecnici del Leone hanno puntato tutto sull’i-Cockpit, che si è rinnovato per l’occasione. La strumentazione, al piano di sopra rispetto al volante, può essere olografica, con i numeri che si “avvicinano” a chi guida. La plancia si sviluppa su tre livelli, sotto l’immancabile schermo centrale ci sono gli stessi tasti a pianoforte della 508 e da lei arriva anche il cambio automatico EAT8, sui motori che lo possono montare.La Clio ha un’impostazione un po’ più tradizionalista, anche se non rinuncia comunque al “tablet” incastonato in plancia (stile Mégane ed Espace), alla strumentazione digitale e ad una maggior presenza di materiali morbidi rispetto al passato. E che dire della bocchetta aria che corre lungo tutta la plancia? Anche qui la sfida è più che mai aperta.
IL BAGAGLIAIO E LE MISURE
Uno degli aspetti che si prendono più in considerazione quando si valuta l’acquisto di una segmento B. Ebbene, basandoci sul dichiarato, è la Clio a segnare un bel gol: 391 litri dichiarati per il vano bagagli in configurazione cinque posti, contro i 311 della Peugeot 208. Passando alle misure esterne, la Renault (costruita sulla nuova piattaforma CMF-B) è lunga 4,05 metri, mentre per la 208, plasmata sulla stessa piattaforma CMP inaugurata dalla DS3 Crossback, non si conoscono ancora le misure esatte.
I MOTORI
La principale differenza fra le due è che la Peugeot 208 sarà anche elettrica: batteria da 50 kWh per 340 km di autonomia dichiarata e un motore da 100 kw (136 cv) e peso da 1.500 kg circa. La Clio, invece, arriverà anche in veste ibrida, spinta da un 1.6 benzina aspirato e due motori elettrici posizionati davanti per una potenza combinata intorno ai 130 cv. Ciò detto, entrambe le piccole francesi puntano inizialmente su motori decisamente tradizionali. Procedendo in ordine alfabetico, la Peugeot 208 ripropone il 1.2 benzina da 75, 100 e 130 cv e 1.5 diesel da 100 cv. Il benzina più potente ha il cambio automatico a 8 rapporti, mentre la l’EDC della Clio si ferma a quota 7. La Renault si “consola” con il 1.0 SCe benzina aspirato da 65 e 75 cv, il 1.0 TCe turbo da 100 cv e il 1.3 (sempre turbo) da 130 cv. Ma anche con i turbodiesel da 85 e 115 cv. Il cambio è manuale o automatico (CVT o doppia frizione a 7 rapporti) mentre non manca la possibilità della doppia alimentazione benzina/gpl, abbinata al 1.0 turbo da 100 cv.
LA SICUREZZA
Pareggio… meritato: in quest’importante ambito sia Peugeot 208 sia nuova Renault Clio raggiungono il secondo livello di guida autonoma. Grazie ad accessori quali cruise contro adattivo con funzione stop&go, mantenitore attivo di corsia, sistema di riconoscimento dei segnali stradali, avviso dell’angolo cieco, frenata d’emergenza attiva con riconoscimento pedoni e ciclisti, parcheggio automatico. Ed è molto probabile (anzi quasi certo) che, lanciate contro le barriere dell’Euro NCAP, conquisteranno entrambe le cinque stelle.