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Jeep Wrangler 2018: tradizione e modernità

Se fosse un animale, sarebbe un dinosauro. Per lei, infatti, il tempo sembrava essersi arrestato. Non ha mai rinnegato il telaio a traverse e longheroni, così come l’assale rigido sia all’avantreno sia al retrotreno; soluzioni tecniche appartenenti a un’epoca che non esiste più. Non ha mai temuto ostacoli, forte di generose protezioni in acciaio per serbatoio, trasmissione e coppa dell’olio, delle ridotte e, nella variante Rubicon, della possibilità di disaccoppiare la barra antirollio anteriore. Jeep Wrangler era, ed è, una 4×4 dura e pura. Un’icona del fuoristrada. Ora, dopo oltre dieci anni di onorato servizio, si rinnova.Parabrezza reclinabileIn occasione del Sema di Las Vegas, il più grande Salone al mondo dedicato al tuning e alle personalizzazioni, la Jeep si era lasciata andare al classico “dolcetto o scherzetto” per la festa di Halloween, svelando le prime immagini della nuova generazione della Wrangler. La vettura, ora presentata in veste definitiva, non tradisce il design originale a fronte di un’annunciata riduzione dei consumi e di un netto upgrade sotto il profilo della sicurezza. A livello di design, nello specifico, vengono confermati l’iconica griglia trapezoidale a 7 feritoie, resa più aerodinamica, così come i gruppi ottici circolari e i fanali posteriori come sempre squadrati, sebbene con tecnologia LED. Immancabile la possibilità di reclinare il parabrezza e rimuovere tanto le portiere quanto il tetto.Nuovo cambio automatico a 8 marceIn arrivo negli States a inizio 2018, in Europa nella seconda metà del prossimo anno, la nuova Wrangler – per la prima volta nella propria storia – si cimenta in una lotta contro il peso. Le portiere, il cofano e i passaruota, ad esempio, sono realizzati in alluminio, mentre altre parti della carrozzeria, come il portellone posteriore, sono in magnesio. Quanto ai motori, costituisce una novità assoluta il 4 cilindri 2.0 turbo benzina da 270 cv e 400 Nm di coppia con tecnologia eTorque che, in determinati frangenti di guida, ad esempio nelle fasi di decelerazione e in discesa, può essere spento per ridurre i consumi. Una new entry cui si affiancano il noto V6 3.6 aspirato a benzina da 285 cv e 352 Nm e un V6 3.0 turbodiesel da 260 cv e 600 Nm. Quest’ultimo in arrivo solo nel 2019. Trasmissioni manuale a 6 marce o automatica a 8 rapporti (una novità).Rubicon, rapporto di riduzione di 4,0:1Tutte le Wrangler potranno contare sulla trazione integrale con rapporto di riduzione di 2,72:1 per gli allestimenti Sport e Sahara e di 4,0:1 per la specialistica Rubicon. Come in passato. L’altezza da terra di 27 cm, da riferimento, permette alla 4×4 americana di affrontare guadi sino a 76 cm e porta in dote un angolo di attacco, dosso e uscita pari rispettivamente a 44°, 27,8° e 37°. Sin qui tutto nella norma per una 4×4 divenuta una vera e propria icona del fuoristrada. Ha invece del rivoluzionario il debutto in abitacolo di dotazioni hi-tech sinora sconosciute quali la strumentazione con schermo LCD da 3,5 o 7 pollici, le tre versioni dell’infotainment Uconnect con display da 5, 7 o 8,4 pollici e la connettività Android Auto e Apple CarPlay cui si aggiungono sistemi di sicurezza d’ultima generazione come l’avviso d’ostacolo in corrispondenza dell’angolo di visuale cieco, la telecamera in retromarcia e il monitoraggio del traffico dietro alla vettura in manovra.Cinque porte per la UnlimitedDa tradizione, la Wrangler sarà disponibile nelle versioni a tre e cinque porte (quest’ultima denominata Unlimited) con due hardtop, un soft top oppure con il tetto in tela ad azionamento elettrico.

 

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