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MINI si semplifica con il restyling 2021, ecco il nostro test drive

Mini celebra un compleanno in grande stile, dopo 20 anni sotto le ali di BMW. Bellissima come sempre e un restyling azzeccato anche se alcuni dettagli si rivelano sotto tono.

Il nostro test: come va la MINI 3 porte elettrica

Dopo aver analizzato i modelli a disposizione, la scelta per il nostro test drive è ricaduta sulla 3 porte con motorizzazione full electric, nome in codice: MINI Cooper SE. Già a partire dalla classica colorazione esterna (British Racing Green IV) risulta impossibile confonderla con altri marchi ed una volta saliti a bordo l’effetto go-kart non lascia dubbi. Seppur silenziosa – oltre al propulsore, l’insonorizzazione dell’abitacolo è eccellente – la versione 2021 continua ad avere nella città il suo ambiente ideale.

Mini Cooper SE elettrica, di colore verde, ripresa frontalmente di tre quarti con edifici sullo sfondo

Devo ammettere che mi aspettavo qualcosa di meglio in termini di sterzo, comodo ed ergonomico ma troppo morbido anche in modalità sport e non immediato. Tuttavia, lo sprint da fermo (accelerazione 0-100 km/h in 7,3 secondi e velocità massima limitata a 150 km/h), la disinvoltura in mezzo al traffico e la progressione lineare del propulsore da 135 kW (184 CV) hanno appianato le mie prime sensazioni sulle dote di handling della nuova MINI Cooper SE. La dinamica di guida risulta così in linea con il baricentro basso, accentuato dal pacco batterie da 32,6 kWh.

Mini Cooper SE elettrica ripresa posteriormente con murales sullo sfondo

Premendo sull’acceleratore, o meglio rilasciandolo, ci si accorge subito del “One Pedal Feeling“. È sufficiente alzare leggermente il pedale per innescare la frenata rigenerativa – non personalizzabile. Questo sistema ha contribuito positivamente ai consumi del test drive, in linea con i dati dichiarati dalla Casa (15,8 – 15,4 kWh ogni 100 km), anche se per i neofiti della trazione elettrica la taratura di questo sistema può risultare invadente.

Leggi anche: “Come si guida un’auto elettrica: i consigli per aumentare l’autonomia

A livello di autonomia, non abbiamo potuto spremere fino all’ultimo i kWh della batteria – il nostro percorso di prova era di circa 50-60 km – ma i dati della Casa (da 203 a 234 km di range) sembrano essere rispettati considerando gli indicatori di bordo al termine della prova. Sebbene la batteria non abbia un capienza da record, l’ambiente urbano aiuta notevolmente la rigenerazione durante la frenata e con il cambio automatico ad uno stadio è difficile non essere efficienti, a patto di non farsi prendere troppo la mano.

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