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Auto elettriche, l’Europa sfida Cina, Corea e Giappone sulle batterie

L'Oriente è leader indiscusso nella produzione di batterie, ma l'Europa ha tutte le intenzioni di recuperare terreno. Ecco come

La domanda aumenta, il mercato risponde

Per dare qualche numero sul futuro dell’Europa nel campo della produzione delle batterie, una stima di BloombergNEF prevede che dal 7% di quota globale nella produzione di batterie, il Vecchio Continente passerà al 31% entro il 2030. Nel frattempo le vendite di EV in Europa sono più che raddoppiate nel corso dell’ultimo anno: da 1,3 milioni di unità vendute siamo passati a 1,9 mln; la sfida alla Cina è appena cominciata.

Istogramma relativo alle previsioni, fino al 2030, della domanda di batterie agli ioni di litio. Da meno di 400 gWh (2021) si stimano oltre 2.000 gWh (2030).

Oltre ai piani di investimento non possiamo fare a meno di sottolineare alcuni legami chiave con alcune tra le principali Case automobilistiche europee. Tra questi, l’ex vice presidente di Ford, ora responsabile nello sviluppo prodotti di Britishvolt, ed un ex dirigente di Tesla come fondatore di Northvolt – quest’ultima ha stipulato un accordo da quasi 12 miliardi di euro con VW e BMW. Stellantis, dal canto suo, punta in alto grazie ad una joint venture con il gigante del petrolio Total – leggi anche: “Auto elettriche: un’opportunità anche per le compagnie petrolifere“.

La domanda aumenta, il mercato risponde
Produzione batterie: 60 miliardi in investimenti
Europa vs Cina: non solo batterie

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