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Prova Honda Civic Type-R

La quarta generazione della Civic Type R è figlia del vento. Ha una aerodinamica esagerata, una potenza di 320 cavalli e detiene il record di categoria lungo i  20,8 km del Nürburgring.

Nurburgring 7’43″08. Questo è il biglietto da visita della Honda Civic Type-R, che ancor prima di essere commercializzata ha già posto il sigillo nell’almanacco dei tempi, quelli veri, che usano le Case automobilistiche sul circuito stradale tedesco per definire chi sia davvero il migliore. Una sfida al “testosterone” dove non sono solo i cavalli a dettare le regole, ma anche telai che torcono e freni stressati alla morte.

LIVE

La nuova Honda Civic Type-R è sul trono, regina della categoria trazione anteriore, con un tempo che è vera follia per una vettura stradale al 100% su quel tormentato nastro d’asfalto. La berlinetta giapponese non si è di certo tirata indietro: a due soli anni dal lancio della precedente, l’ultima versione è una Civic Type-R tutta nuova, nelle quote, nell’estetica, nell’elettronica e soprattutto nelle performance. 

320 cavalli (10 in più di prima) e 400 Nm di coppia, velocità massima di 272 km/h, un telaio più leggero di 16 kg e una rigidità torsionale aumentata del 38% sono valori che impressionano se trattati singolarmente, ma raccolti nel pacchetto Type-R stupiscono e conquistano.

Disponibile da ottobre 2017 allo stesso prezzo della precedente versione (38.700 euro) sarà venduta nella versione GT pack completamente accessoriata e rigorosamente con cambio meccanico a sei rapporti.

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ROAD

Estetica a due velocità: quella che colpisce chi guarda l’esterno dell’auto e poi l’abitacolo. Su tutto regna il concetto di design votato a un fine ultimo, la guida. Per renderla non solo appagante ma funzionale alla velocità massima, ogni dettaglio ha una funzione utile per creare down force, ossia deportanza, carico e di conseguenza grip. 

Gli elementi sono tutti di derivazione aeronautica e partono dagli split anteriori e flick up per creare flussi d’aria anche sui lati della carrozzeria, per arrivare al grande alettone.

All’interno dell’abitacolo, che vista l’estetica spaziale sarebbe meglio chiamare cabina di pilotaggio, ritroviamo il classico approccio giapponese: comandi essenziali, materiali ad alto contenuto di plastica e poca cura del design. La strumentazione è funzionale al progetto e ai tre Driving Mode, come del resto la posizione di guida e il sedile: comodi nell’uso stradale e in grado di sostenere le spinte laterali nella guida in circuito. 

DRIVING MODE

Tre caratteri molto sportivi: Comfort, Sport e +R per guidare in souplesse sulle strade di tutti i giorni o per aggredire con decisione i cordoli del circuito del Lausitzring in Germania. Selettore posizionato in prossimità della leva del cambio e modifica dell’assetto della Honda Civic Type-R in tempo zero. 

La mappatura Comfort della Honda Civic Type-R privilegia la risposta dello sterzo morbida, con sospensioni che digeriscono bene ogni tipo di asfalto, nonostante di serie la vettura sia equipaggiata con cerchi da 20 pollici di diametro e pneumatici Continental Sport Contact 6 da 245 mm di sezione con spalla da 30. La leva del cambio convince per la corsa corta e precisa; stesso discorso per il comando della frizione, che si  rivela morbido e ben modulabile anche nell’uso quotidiano.

RACE

Attitudine racing. La meccanica della Honda Civic Type-R trova nell’elettronica un supporto determinante per essere veloce in circuito. Le sospensioni adattive regolano compressione ed estensione in millesimi di secondo, per avere l’assetto adatto in ogni momento. L’avantreno è caratterizzato da sospensioni a doppio asse – meno forza da applicare in sterzata – e più rigide. Posteriormente il sistema Multi-link garantisce, secondo i tecnici giapponesi, maggiore capacità di filtrare le spinte laterali in accelerazione.

IL VERDETTO DEL CIRCUITO

È la vera prova del nove per la Honda Civic Type-R, soprattutto considerati i 320 cavalli e la sola trazione anteriore. Passo da Comfort a +R in modo graduale, mi è utile per capire quanto cambi il carattere nella guida, che si fa fisica e appagante. L’innesto rapido dei rapporti del cambio permette di perdere pochi giri tra una marcia e la successiva, mentre in scalata viene in soccorso una doppietta automatica.

Se in frenata l’avantreno permette traiettorie nette, chiare, è il retrotreno ad alleggerirsi. Il segnale arriva diretto, lo sterzo corregge e il punto di corda non si perde. A sorprendere è la capacità di scaricare cavalli a terra sottosterzando poco. È in parte merito dell’Agile Handling Assist, che in percorrenza di curva “pizzica” i singoli dischi per non perdere la linea impostata, e in parte della corretta distribuzioni dei pesi, oltre che del traction control regolato a dovere.

NURBURGRING ADDICTED

La lode e il bacio accademico ottenuti sul difficilissimo tracciato teutonico lasciano chiaramente intendere quale potenziale abbia la nuova Honda Civic Type-R. Un buon mix di tradizione e innovazione giapponese, condita della giusta dose di potenza ed elettronica. La sfida è lanciata e nonostante la “sola” trazione anteriore nel mirino della giapponese immaginiamo Subaru, Ford Focus RS e altri proiettili di artiglieria pesante. È importante segnalare il prezzo d’acquisto della versione GT pack di 38.700 euro, che prevede tutti gli accessori più ambiti a partire dal navigatore, il city brake, l’adaptive cruise e sistema di mantenimento della corsia.

 

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