Hyundai Tucson
Lunghezza e passo sono pressoché identiche, un po’ come tutti i modelli di questa selezione. Hyundai Tucson ha però alle spalle tre generazioni e un importante volume di immatricolazioni, in particolare per l’ultima serie. Tucson offre una gamma motori più ampia anche grazie alle varianti plug-in hybrid, ibrido-Diesel e gasolio puro. A livello di capacità di carico la Tucson sembra fare qualcosa di meglio (a partire da 558 litri) anche se l’assenza del divanetto scorrevole gioca a favore della Austral lato versatilità. Il prezzo di partenza di 29.700 euro dovrebbe essere più vantaggioso rispetto alla concorrente francese nella versione entry-level. La variante a trazione integrale parte da 38.450 euro.
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Kia Sportage
Un discorso simile alla Tucson merita la sorella coreana Kia Sportage, giunta alla quinta serie. Stessi ingombri e capacità di carico in linea con nuova Austral: 526-587 litri. Qui la gamma di motori è più limitata: solo 1.6 litri TGDi mild-hybrid benzina (150 o 230 CV) o 1.6 CRDi mild-hybrid Diesel (136 o 150 CV). Su Kia Sportage le dotazioni si spingono più in alto rispetto alla Tucson, arrivando alla top di gamma GT-Line Plus da oltre 42.000 euro, mentre l’allestimento base parte da circa 30.000. Non manca la trazione integrale. Come su Sportage, anche su Renault Austral c’è da aspettarsi un delta di prezzo importante tra le varianti a listino.
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Nissan Qashqai
Costruito sulla stessa piattaforma CMF-C/D di terza generazione, il nuovo Nissan Qashqai si presenta come un SUV più urbano, riducendo gli ingombri (443 cm di lunghezza, circa 7 cm più corto dell’Austral) e proponendo una variante entry level dal prezzo competitivo, a partire da 26.550 euro. La gamma motori è limitata rispetto alla concorrente francese, sia per configurazione sia per livello di potenza. Nissan ha infatti pensato di proporre il suo 1.3 litri benzina con modulo ibrido a 48 Volt in due taglie di potenza: 140 o 158 CV. La capacità del bagagliaio ricalca le dimensioni inferiori e si ferma a 504 litri.
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Peugeot 3008
Leader europeo dei SUV di media dimensione – quasi 140.000 immatricolazioni nel 2021 – Peugeot 3008 piace molto anche in Italia. Con la seconda generazione (2016) l’estetica ha ricevuto un notevole ammodernamento: le linee sono morbide e pulite. A livello di motori Peugeot punta tutto sulla variante plug-in, snobbando le più modeste mild o full hybrid. Non manca l’affidabile propulsore Diesel BlueHDi da 130 CV e la trazione integrale, quest’ultima disponibile grazie a un secondo motore elettrico sulla variante plugin: potenza massima 300 CV. La capacità del bagagliaio è inferiore anche per le varianti puramente termiche, con 520 litri. Prezzo di partenza per il PureTech a benzina da 130 CV? 31.550 euro.
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Volkswagen Tiguan
Passando a un pianale blasonato come l’MQB di Volkswagen, a sfidare la nuova Renault Austral troviamo la seconda generazione della VW Tiguan. Questo SUV “molto Volkswagen” sfrutta la rodata estetica del Gruppo, offrendo un modello completo a 360 gradi con un prezzo di partenza superiore alla media del segmento: 33.000 euro. Come su Peugeot 3008 niente ibrido leggero, solo plug-in. Abbondano le motorizzazioni termiche pure, anche a gasolio. Per quest’ultimo tipo di alimentazione Volkswagen è riuscita a sfruttare il suo 2.0 TDI, ottenendo tagli di potenza da 122, 150 o 200 CV. Due motorizzazioni per l’alimentazione a benzina: 1.5 TSI da 131 o 150 CV, 2.0 TSI da 190 o 320 CV per la variante più sportiva Tiguan R. In generale la Tiguan vince sotto tutti i punti di vista: spazio di carico (da 615 litri) e trazione integrale.
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