Cambio automatico con convertitore di coppia come è fatto come funziona
La più classica e collaudata tipologia di cambio automatico. Gli ingranaggi sono diversi da quelli dei cambi manuali, dato che vengono utilizzati dei ruotismi epicicloidali e il disco della frizione è sostituito da un convertitore di coppia. Quest’ultima una macchina idraulica a circolazione d’olio che trasmette la potenza tra due alberi coassiali in modo variabile; ragione per la quale è interposta tra motore e cambio vero e proprio, così da moltiplicare la coppia disponibile alla trasmissione al prezzo di una discreta dissipazione d’energia.
Per scongiurare tale inconveniente, nelle versioni più moderne, dopo la partenza il blocco lock-up – affidato a una frizione – elimina gli slittamenti interni. Tale tecnologia ha raggiunto valori di assoluta eccellenza e riesce spesso a eguagliare la prontezza e progressività delle unità a doppia frizione, oltretutto a fronte d’ingombri e pesi più contenuti. I difetti? La complessità meccanica spesso costringe a costosi interventi di manutenzione o riparazione. Perché scegliere questo sistema? È rapido, confortevole e affidabile: ideale per ogni stile di guida. Riesce a soddisfare i pruriti degli automobilisti sportivi, basti pensare all’unità a 8 rapporti in dotazione ad Aston martin, e al tempo stesso regalare viaggi in souplesse; Audi A8 docet.