
Turbo: a volte ritornano
Oggi sono figli del downsizing: meno centimetri cubi, meno cilindri, meno emissioni. Ieri rappresentavano potenza. Con un controllo direttamente collegato al piede destro del guidatore
Oggi sono figli del downsizing: meno centimetri cubi, meno cilindri, meno emissioni. Ieri rappresentavano potenza. Con un controllo direttamente collegato al piede destro del guidatore
Mistero per l’erede della 250 GTO: un furto risalente al 1977, tanti passaggi di proprietà. Un possessore illustre. Un uragano in arrivo dalla Florida. O magari, una tempesta in un bicchiere d’acqua
Il 23 agosto 1987, nell’Isola di Wight, si compiva il destino di un pilota pieno di talento e ambizione. Oscurato, forse fin troppo, dal mito-Villeneuve
Orgoglio nazionale, per pochi mesi non nazionalista, l’Anello dell’Alta Velocità diventa Catino nel 1955. Più che Sopraelevata, ponte tra due mondi: l’Europa e l’America pazza di Indianapolis
Fallisce la società che gestisce – col senno di poi, in maniera scellerata – la pista per antonomasia. Quella che racconta storie di coraggio e sangue. Destinata all’abbandono ma non all’oblio
Un po’ artista e un po’ manager, molto ingegnere e altrettanto estroso designer (ma anche pragmatico industriale), il figlio di Giovanni Pinin Farina se n’è andato a 85 anni. Come sempre, con stile
Il Gran Premio del Canada del 1982 costa la vita a un ragazzo mite e capace di conquistare per il suo carattere gioviale. Avrebbe potuto essere e invece non è stato. Il ricordo, per una volta scevro dal mito-Gilles
Agli antipodi per concezione, Montecarlo e Indianapolis si corrono spesso in concomitanza. Già, ma chi corre nel Principato non è detto che non possa ben figurare sull’ovale dell’Indiana, e viceversa. Fino alla vittoria
Il primo Gran Premio dopo il sacrificio di Gilles Villeneuve si tiene a Monaco. Ed è una vera e propria roulette, da cui esce il 2 del pilota padovano. Che va sul podio senza sapere di avere vinto…
Pilota di aerei da combattimento e di auto da corsa, costruttore di muscle car, texano nel DNA e nei modi, Shelby è ricordato per le muscle car più belle. E per una rivalità fiera con il Commendator Ferrari.