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Harley-Davidson Pan America: tradizione (poca) e innovazione (tanta)

Dopo un'attesa che sembrava infinita, Harley-Davidson presenta la Pan America. Una maxi enduro che rappresenta certamente una sfida per il marchio americano, ma che di certo incuriosisce dal punto di vista del design e della dotazione

Sospensioni

Viene difficile pensare di dover addirittura dedicare un paragrafo intero alle sole sospensioni, soprattutto parlando di Harley. Invece a Milwaukee in questo caso ci sono andati giù pesanti. La Pan America standard è dotata di una forcella con steli da 47 mm di diametro completamente regolabile meccanicamente. Ma la novità – e non solo per quanto riguarda il mondo Harley – la si trova sulla versione Special. La versione più ricca è dotata di sospensioni semiattive marchiate Showa con 190 mm di escursione e funzione anti-dive. Le quali sono in grado di regolarsi autonomamente durante la marcia elaborando i dati forniti dai sensori presenti sulla moto. Da sottolineare anche la presenza dei leveraggi per quanto riguarda il monoammortizzatore.

Harley Davidson Pan America Special

 

Come avrete ben capito la novità vera però non sono le sospensioni semiattive, bensì l’Adaptive Ride Height (ARH). Stiamo parlando di un sistema – momentaneamente – unico nel panorama motociclistico. L’ARH consiste nella capacità delle sospensioni di abbassarsi di 2,54 cm o di 5,08 cm (a seconda del precarico selezionato) quando la moto si ferma, per poi tornare all’altezza standard una volta che la moto è in movimento. È disponibile anche la modalità Long Delay, la quale mantiene la moto ad altezza ribassata anche alle basse velocità in modo da facilitare le manovre. Chi è di gamba corta apprezzerà sicuramente.

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