Auto elettriche: quali batterie usano e quanto costano
Le moderne auto elettriche utilizzano batterie a ciclo profondo , un particolare tipo di accumulatore in grado di fornire energia elettrica per periodi di tempo prolungati e garantire una tensione costante durante tutto il ciclo di scarica. È così che le economiche e comuni batterie al piombo vengono sostituite da quelle agli ioni di litio, sempre più avanzate e tecnologiche.
Grazie ad una densità energetica molto elevata – oltre 200 Wh/kg contro i circa 30 Wh/kg degli accumulatori al piombo – le batterie agli ioni di litio sono sempre più utilizzate; fino a qualche anno fa su dispositivi elettronici come smartphone e computer portatili, oggi su moltissime auto elettriche. Per fare un esempio pratico: una batteria agli ioni di litio da 50 kWh peserà, in media, 250 kg; l’equivalente batteria al piombo avrebbe un massa superiore all’intero veicolo. In futuro ci aspettano batterie a stato solido in grado di sostituire i materiali liquidi con ceramica o vetro aumentando in modo consistente la densità energetica complessiva.
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Tra i vincoli più importanti da considerare nello sviluppo di un accumulatore per auto la sicurezza è uno dei parametri più importanti. Ridurre il rischio di incendio e perforazione a seguito di un impatto o regolare costantemente la temperatura innalzano il costo costruttivo delle batterie. Per questo motivo, da semplice “scatolotto” al piombo con connettore “più” e “meno” siamo passati ad un complesso assieme di celle agli ioni di litio, ben protette e in costante comunicazione con l’elettronica di potenza – solitamente posizionata nella parte superiore del pacco batterie – ed il sistema di raffreddamento.
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Complessivamente, il pacco batterie di un’attuale auto elettrica ha un costo di produzione in continua discesa: tra le economie scala, sempre più utilizzate dai produttori, ed il prezzo della tecnologia ogni anno più conveniente, per ogni kWh occorrono circa 112 euro. Fino a dieci anni fa il costo medio era circa 1.000 €/kWh.