AUTOCAR
La prova si è concentrata sulla 35 TDI S tronic S Line, quindi la 2.0 turbodiesel da 150 cv. Ma il collega di Autocar inizia le sue considerazioni sulla tedesca parlando dello sterzo. Premessa: tutti gli esemplari del test drive erano dotate dell’Audi Progressive Steering, che utilizza un rapporto di demoltiplicazione variabile: più diretto all’aumentare dell’angolo di sterzo, e viceversa. Il risultato è che basta muovere poco le mani per inserire la vettura; idem in manovra. Il tutto, a giudizio del tester, senza compromettere la sensibilità e la progressività di risposta (indipendentemente dalla mappatura selezionata).Quanto all’assetto, i nuovi ammortizzatori con valvole che modificano la risposta del fluido in esso contenuto rappresentano una novità importante e la differenza tra Comfort e Sport è sensibile. Così equipaggiata, la A3 Sportback è davvero “definitiva”, dal punto di vista del setup. Detto questo, è anche vero che già la configurazione “passiva”, quella compresa nel prezzo, offre un compromesso più che buono tra assorbimento e precisione di guida. In sostanza: l’assetto adattivo non è indispensabile. In entrambi i casi, la nuova A3 Sportback beneficia dell’allargamento delle carreggiate di 11 mm, che la rendono più “piantata” senza inficiare il comfort.Il motore? L’elemento che più si nota è il miglior isolamento dal rumore e dalle vibrazioni rispetto alla vecchia A3 con il TDI da 150 cv. Confermate le doti di ripresa ai bassi regimi. L’abbinamento ideale di questo motore, soprattutto per chi fa tanta strada, è con il cambio automatico a doppia frizione.