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“Un pistone piccolo costa come uno grosso. Ecco perché sarà molto difficile che arrivi una Multistrada piccola“. Aveva risposto così Claudio Domenicali a una mia intervista durante il lancio della prima Multistrada 1200. Dicendo che il progetto sarebbe stato troppo costoso (per Ducati e quindi per i clienti) aveva di fatto chiuso le porte alla possibilità dell’arrivo sul mercato di una piccola Multi. I tempi però poi sono cambiati e le economie di scala hanno reso possibile l’operazione. Nel 2017 una “piccola” Multistrada, la 950 è arrivata. Per fortuna, possiamo dire. Perché con 1.105 unità vendute in Italia nel 2018 la piccola Multi è una delle moto preferite dai ducatisti. Terza Ducati più venduta dopo la Scrambler e la sorella maggiore Multistrada 1260. Finisce qui? Assolutamente no, per il 2019 Ducati rilancia, anzi raddoppia. La vera novità per il 2019 è, infatti, l’arrivo della versione S, quella della nostra prova di oggi. La sigla S è praticamente un must per tutte le Ducati che si rispettino, perché si sa che chi è appassionato del marchio vuole sempre il massimo. Ed è proprio così, il livello di dotazione avvicina questa 950 alle vere maxi.
“PICCOLA MULTI”, GRANDE EQUIPAGGIAMENTO
Come tradizione vuole, la S è la Multistrada più ricca. La novità più significativa è l’adozione delle sospensioni (DSS) SkyHook elettroniche semiattive, ma tra le altre cose arrivano anche il sistema di accensione Hands Free o se preferite Keyless, il faro anteriore Full LED, le Ducati Cornering Lights (anche loro gestite dalla piattaforma inerziale) il cruise control, la strumentazione TFT a colori da 5 pollici e i comandi al manubrio retroilluminati.
STESSA FACCIA
MOTORE SENZA CAMBI
Il motore non cambia, arriva dritto dritto dalla precedente Multistrada 950: il bicilindrico Testastretta 11° ha una cilindrata 937 cc per 113 cv a 9.000 giri e una coppia di 9,8 kgm a 7.750 giri. Molto interessante il dato che racconta come l’80% di questa coppia sia disponibile dai 3.500 ai 9.500 giri, ovvero proprio quei regimi che si utilizzano maggiormente su strada con motori di questo tipo. L’acceleratore Ride By Wire che consente di scegliere tra quattro Riding Mode (Sport, Touring, Urban, Enduro), che regolano di conseguenza la potenza, l’erogazione, l’ABS (c’è anche la frenata combinata front-to-rear) e soprattutto DTC (Ducati Traction Control, 8 livelli di regolazione).
ARRIVA IL CAMBIO ELETTRONICO
La Ducati Multistrada 950 2019 è equipaggiata di serie con il Vehicle Hold Control (VHC), l’assistente alle partenze in salita. Ancora più importante per chi ama guidare davvero è l’arrivo del DQS il Ducati Quick Shifter con funzione up&down. Mentre la novità ciclistica riguarda anche il debutto delle ruote a raggi, le stesse della 1260 Enduro, capaci se gommate con un bel paio di pneumatici tassellati, di regalare alla Multistrada 950 un aspetto decisamente avventuroso anche se richiedono un esborso ulteriore di 600 euro.
PREZZI
A proposito di prezzi: la scala parte dai 14.390 euro della 950 standard per passare ai 16.390 della 950 S rossa, 200 euro in più per la verniciatura grigia, mentre come detto i cerchi a raggi (disponibili solo sulla S) fanno salire il listino di altri 600 euro portando i prezzi a 16.990 e 17.190 euro. Prezzi in linea con la dotazione offerta (le sospensioni semiattive sono un unicum nel segmento). E se, come credo, sceglierete di montare almeno le borse laterali, sappiate che potrete contare su una capacità totale di 57 litri, 31 a sinistra e 26 a destra. La sella è a 840 mm ma volendo può scendere a 820 o salire a 860 se si sceglie la sella comfort. Insomma ce n’è davvero per tutti i gusti, anzi per tutte le altezze.