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Ford Puma, i SUV non sono tutti uguali. La prova della 1.0 EcoBoost Hybrid 125 cv

Design, praticità, comportamento su strada: così Ford “reinterpeta” il concetto di Sport Utility compatto

Drive

Chi guida per la prima volta una Ford, anche la più insospettabile delle citycar, non può non rimanere sorpreso dal feeling di guida. Dalla risposta dello sterzo e dell’assetto, quasi sportiva pur senza mai essere impegnativa.

PIACERE DI GUIDA INSOSPETTABILE

La Puma conferma la regola e sebbene io di Ford ne abbia guidate molte, questo SUV è riuscito comunque a stupirmi. Sarà che le auto della concorrenza, direi praticamente tutte, hanno assetti volutamente morbidi, ma l’agilità fra le curve è andata davvero oltre le mie aspettative. Lo sterzo è rapido a inserire l’auto in curva e le sospensioni assecondano alla grande questa reattività limitando il rollio a dovere. Insomma, anche quando si guida – rigorosamente da soli in auto e comunque nel rispetto dei limiti di velocità – a ritmi superiori a quelli del “buon padre di famiglia”, gli interventi dell’ESP sono limitati.

È SOLO UN MILLE MA SPINGE QUANTO SERVE

Il tutto, mentre il motore da 125 cv, il 1.0 turbo 3 cilindri EcoBoost, fa il suo dovere alla grande. L’esemplare in prova era un mild hybrid. In pratica, il generatore starter (che si appoggia a una rete elettrica a 48V) recupera energia in decelerazione e frenata, la accumula in una batteria dedicata e la restituisce in fase di accelerazione. La Puma non può mai procedere in modalità puramente elettrica, ma l’unità endotermica viene parzialmente sgravata. Il vantaggio di questo sistema è duplice: da un lato, riduce consumi ed emissioni, dall’altro aumenta l’elasticità ai bassi regimi.

SCOMODA NO, MA NEMMENO MORBIDISSIMA

Tornando all’assetto, è chiaro che con un handling tanto sportivo la Puma non possa essere il punto di riferimento per quello che riguarda l’assorbimento delle buche. Ciò non significa affatto che questa sia un’auto rigida, però le sconnessioni, soprattutto quelle più secche, qui si fanno sentire più che su Captur e 2008, Kamiq e T-Cross. Nella media, invece, l’insonorizzazione.

SPEGNIMENTI PROGRAMMATI DEL MOTORE

Prima di chiudere, torniamo un attimo al sistema mild hybrid. Nell’uso di tutti i giorni, il contributo della parte elettrica è evidente quando ci si sta per fermare e il 1.0 a benzina viene spento, ma servofreno e servosterzo rimangono attivi. Meno evidente l’apporto in accelerazione: per apprezzare fino in fondo il contributo che l’elettrico dà al benzina si dovrebbe provare una Puma senza questo sistema. Detto ciò, l’elasticità e la fluidità di risposta di cui vi ho parlato prima sono una testimonianza indiretta dell’efficacia del mild hybrid.

 

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